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Economia CITTA' DI CASTELLO - I sindacati in trincea. «L'ex Ipf Web alle prese con nuove difficolta'»

Lavoro & crisi: 35 dipendenti a rischio

ROTATIVE FERME, operai senza lavoro: è sempre più crisi alla «Ponti Editoriale». Dopo la cessione avvenuta nelle settimane scorse, per i 35 dipendenti scocca l'ora del non ritorno. I sindacati annunciano alcune iniziative tra cui un incontro chiarificatore col nuovo amministratore unico. Allo stato attuale dunque nemmeno la cessione ha spazzato via le nubi nere sul futuro del presidio. A tirare le fila della questione sono Maurizio Maurizi e Mauro Moriconi (nella foto a sinistra con Maurizi) di Slc-Cgil che ripercorrono le tappe: «Nei mesi scorsi alla Ponti Editoriale di Città di Castello, azienda di 35 dipendenti che opera nella stampa digitale e rotativa, è avvenuto un cambio di assetto societario che ha portato la maggioranza del pacchetto azionario nelle mani del gruppo Gian Gaetano Caso che è divenuto amministratore unico». In azienda si erano aperte alcune settimane di cassa integrazione ordinaria mentre ora la «direzione aziendale ha comunicato l'avvio della procedura di mobilità ‘per fermo e mancanza attività' di tutto il personale». La ex Ipf Web continua dunque la sua parabola discendente visto che a distanza di tre anni dall'inizio «dell'attività della Ponti Editoriale, che aveva rilevato immobili e macchinari della fallita Ipf, siamo di nuovo ad una crisi - dicono i sindacati - che si presenta irreversibile per quanto riguarda la ‘Ponti editoriale', che di fatto in questi anni e nonostante gli ingenti investimenti, non è mai andata a regime per quanto riguarda la produzione». A nulla, fino ad ora, sembra valere il cambio al vertice: «La situazione è particolarmente allarmante per i dipendenti e per le prospettive occupazionali perché anche l'attuale amministrazione è poco propensa a trattative che possano prevedere il rilancio dell'azienda così come è oggi impostata, tanto che al momento mancano addirittura le materie prime per la normale attività». Da qui il primo incontro fissato nei prossimi giorni a seguito dell'apertura delle procedure di mobilità. «Abbiamo intenzione di confrontarci con Gian Gaetano Caso - concludono Maurizi e Moriconi - per cercare di comprendere il progetto industriale che è allo studio per realizzare le possibili prospettive occupazionali per i dipendenti che rischiano di diventare le vere vittime di tutta questa vicenda di grande portata finanziaria».

di CRISTINA CRISCI

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 10-12-2009 da wineuropa

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