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Scuola Sansepolcro: tornano di nuovo a far discutere le scelte che riguardano la scuola primaria

Settimana "corta", i genitori alzano la voce

SONO SCESI nuovamente in campo i genitori degli alunni della quinta classe della scuola primaria di Sansepolcro, contrari alla "settimana corta". Un problema che si era innescato anche lo scorso anno, sul quale intervenne anche il sindaco Daniela Frullani. Evidentemente il problema e' ancora irrisolto, se e' vero che i genitori, hanno inviato una nota agli organi scolastici per ribadire la loro netta contrarieta' e dichiarando che non iscriveranno i proprio figli a scuola il prossimo anno se non verra' garantito il mantenimento dell'orario su sei giorni. Le famiglie contestano le scelte effettuate dall'istituto Comprensivo, e lo accusano "ancora una volta del completo disinteresse dimostrato in ordine alle reali esigenze delle famiglie". Gia' lo scorso anno i genitori avevano firmato una petizione, chiedendo di rivedere l'orario. Un problema molto sentito dalle famiglie: "All'apertura delle iscrizioni per l'anno scolastico 2015-2106 scrivono ancora i genitori cosi' come e' successo per lo scorso anno non c'e' certezza sulla scelta didattica effettuata dalla scuola e cio' sinceramente non e' accettabile soprattutto perche' noi famiglie abbiamo diritto di conoscere l'offerta formativa della scuola gia' al momento dell'iscrizione, invece non e' cosi'. In particolare per l'iscrizione alla scuola secondaria di primo grado, e' nostra intenzione bloccare le iscrizioni fino che l'Istituto e gli organi preposti non confermino la cancellazione della settimana corta nel modulo didattico della scuola". E ANCORA: "Dopo i fatti dello scorso anno, noi genitori ci siamo informati, contrariamente a quanto si vuole sostenere circa la nostra disattenzione al benessere dei nostri figli, e da piu' parti abbiamo conferma che il modulo della settimana corta non funziona, a prescindere dalla modulazione oraria che si voglia attuare. Lo stesso progetto della buona scuola' pubblicizzato recentemente dai nostri politici, e' diretto non a una riduzione dell'orario scolastico, ma ad una maggiore apertura delle scuole e a un diverso modulo di insegnamento che possa proiettare il sistema scuola nel nuovo millennio. Di questo vorremmo discutere e non di ridurre il tempo a scuola per produrre risparmi di spesa". La lettera e' stata inviata anche al sindaco Frullani che per il momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito alla questione sollevata dai genitori.

Notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 29-01-2015 da wineuropa

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