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Altre News Sansepolcro: chiesta la cassa integrazione in deroga per 5 mesi

Cose di Lana, trattativa e soluzione

di CLAUDIO ROSELLI
UN POMERIGGIO movimentato, quello di ieri: prima davanti ai cancelli con il presidio annunciato dai dipendenti, poi dentro lo stabilimento Cose di Lana, nella zona industriale di Santafiora a Sansepolcro. E quando alle 19 la riunione fra sindacati e maestranze ha avuto termine, la novità saliente è stata solo una: richiesta già inoltrata dalla proprietà alla Regione Toscana della cassa integrazione in deroga per la durata di 5 mesi, periodo nel quale i diretti interessati si troverebbero teoricamente già ora, una volta venuta meno la cassa integrazione speciale a seguito della revoca della procedura concordataria decisa dal Tribunale di Arezzo. Pertanto, quella in deroga avrebbe validità fino al 23 agosto e per le 10 di lunedì prossimo, 30 marzo, è stato fissato in Provincia l'incontro per la firma dell'accordo. La componente sindacale era rappresentata ieri da Marisa Grilli, segretario provinciale Filctem Cgil; da Guido Guiducci, responsabile della stessa federazione e dal collega Mario Foscarini della Femca Cisl. Dopo aver sentito la proprietà, i tre sono scesi verso le 17,15 nella sala riunioni per informare i dipendenti; il clima che si respirava era senza dubbio pesante fra le oltre 160 unità che lavorano nel noto maglificio biturgense (attiva, però, è ora solo una piccola parte della produzione di maglieria) e a testimoniarlo sono le decise parole scritte su un lenzuolo bianco, steso davanti alla sede di Cose di Lana e poi rimosso. «QUELLO che ci interessa nell'immediato ha dichiarato a caldo Marisa Grilli di Filctem Cgil è la salvaguardia di un'azienda che ha fatto la storia economica della Valtiberina, tanto più che lo stesso comprensorio ha già pagato un prezzo piuttosto salato in termini di occupazione a causa della crisi. Bisogna perciò mettere in sicurezza chi lavora in questa realtà, sperando che prima possibile la proprietà presenti un nuovo piano che dia la possibilità di attingere ad altri ammortizzatori sociali. Sarebbe un peccato veder sfumare tante figure professionale create nel corso degli anni». E di persone che lavorano da 20 e più anni all'interno delle società del Gruppo Co.Fin.Co. ce ne sono diverse; in qualche caso sono coppie e in qualche altro vi è una sola persona con un figlio da mantenere, che si ritrova all'improvviso senza entrate effettive in casa. Ecco perché si pone l'esigenza anche di anticipare la cassa in deroga, al fine di evitare un'attesa di mesi per avere quella somma in denaro che permetta in qualche modo di far sbarcare il lunario. I fratelli Renzo e Cesare Conti come già precisato hanno garantito per la metà di maggio la nascita della newco che darà continuità alla tradizione imprenditoriale di famiglia, seppure con un totale di maestranze inferiore.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 27-03-2015 da wineuropa

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