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CITTA' DI CASTELLO
OPERAZIONE «Ragazzi in erba»: dopo aver trascorso oltre 20 giorni ai domiciliari è stato arrestato. Si tratta del cinquantenne coinvolto nell'indagine della polizia, Paolo Ludovici, residente nel comune di Citerna, che era finito nei guai insieme al figlio ventenne. Nel tardo pomeriggio di mercoledì gli agenti hanno eseguito l'ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo. L'arrestato è ritenuto dagli inquirenti «a capo dell'organizzazione» (composta da nove ragazzi tra cui il figlio) che spacciava droga anche davanti agli istituti scolastici della zona. LA POSIZIONE di Ludovici si è aggravata poiché l'attività investigativa che era seguita agli arresti (scattati il 23 marzo), ha permesso alla polizia di individuare e circostanziare nuove prove nei confronti dell'uomo. Nonostante le dieci ordinanze di fine marzo infatti gli agenti avevano proseguito ad indagare ed ascoltare numerosi testimoni tanto da far emergere elementi nuovi che hanno consolidato sempre più la sua posizione «di organizzatore e gestore dell'attività di spaccio». NON È TUTTO: al Ludovici inoltre, sono state contestate una serie di costanti violazioni degli obblighi imposti dal regime dei domiciliari cui era vincolato. Ad emettere l'ordinanza di custodia in carcere è stato il giudice per le indagini preliminari Alberto Avenoso. Gli agenti della squadra Anticrimine, guidati dall'ispettore superiore Maurizio Alessandrini, lo hanno prelevato nella sua abitazione e condotto nel carcere perugino di Capanne a disposizione delle autorità. «RAGAZZI IN ERBA» aveva coinvolto circa 60 agenti che hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare; le indagini durarono 8 mesi ed hanno permesso di recuperare 6 etti di hashish, 3 di marijuana; 1 etto e mezzo di cocaina; 74 pasticche di ecstasy; 4 grammi di ketamina; funghi allucinogeni; 10 grammi circa di Mdma e diverse decine di migliaia di euro. Al momento tutti gli altri arrestati dell'operazione, condotta dal commissariato diretto dal vice questore aggiunto Marco Tangorra, sono in regime di arresti domiciliari o obbligo di dimora.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it