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di CLAUDIO ROSELLI - DOPO AVER TOCCATO con mano la realta' di Sansepolcro, gli addetti ai lavori hanno ancora di piu' compreso la portata dell'intuizione avuta mesi addietro. 

Il sigaro "Mastro Tornabuoni" ha dunque ottenuto una prima importante "consacrazione" nella mattinata di domenica scorsa all'interno della fabbrica del Trebbio a Sansepolcro, davanti a oltre 150 persone fra tabaccai di tutta Italia (presenti in stragrande maggioranza) e appassionati del settore, a cominciare dall'esperto e blogger Simone Fazio, che si e' convinto una volta di piu'. "Credo che il nostro grande valore aggiunto sia l'artigianalita', il fattore che piu' di ogni altro e' stato apprezzato dai presenti - ha dichiarato l'imprenditore Gabriele Zippilli della Compagnia Toscana Sigari - e lo si e' visto subito, perche' in diversi hanno filmato con il telefonino le nostre sigaraie e qualcuno non ha esitato nel pubblicarle su Facebook. A corredo della bella giornata che abbiamo vissuto, pranzando nel capannone e degustando il "Mastro Tornabuoni" scorciato, sono arrivate altre commesse per la fornitura del prodotto". 

MA RIVENDITORI e intenditori che hanno assaggiato questo sigaro, eccezionale esempio del fumo "slow" e consapevole, che cosa hanno trovato di particolare, soprattutto nel gusto? "Se andiamo a leggere le schede che avevo preparato per la compilazione, si trova di tutto e di piu': dal sapore di nocciola fino a quello del cuoio, ma il comune denominatore e' quello sopra ricordato, ovvero i complimenti per il metodo di preparazione a mano. Non era una voce specifica indicata, ma l'hanno voluta rimarcare". 

IN EFFETTI, uno dei momenti "forti" della giornata, caratterizzata da una pioggia non intensa ma a tratti fastidiosa che ha fatto posticipare la visita ai campi di tabacco (alcuni dei quali confinanti con lo stabilimento), e' stata proprio la dimostrazione "dal vivo" offerta dalle dipendenti dell'azienda, che hanno sostenuto un apposito corso di formazione e che possiedono oramai abilita' e maestria nel confezionamento del singolo pezzo, fino a diventare "seriali" nella loro manualita'. Non solo: per l'occasione, le sigaraie hanno pure invitato gli ospiti a cimentarsi nell'arrotolamento delle foglie di "kentucky", trasmettendo loro anche qualche accorgimento che per esse e' una sorta di automatismo consolidato. Un'occhiata anche agli essiccatoi far comprendere la magia del fuoco e il "tour" all'interno del capannone e' cosi' terminato. C'erano fra gli intervenuti anche Paolo Fratini, sindaco del vicino Comune umbro di San Giustino, "culla" del tabacco e di una evoluzione nei secoli iniziata nel piccolo territorio della Repubblica di Cospaia, che vuole tornare a sbandierare questa sua prerogativa storica. 

Fra le proposte uscite, anche quella di una fiera del tabacco da tenersi il prossimo anno proprio a San Giustino.

Notizie tratte da La Nazione