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Altre News Sansepolcro: ossigeno per il turismo. Ecco tutte le tappe in vallata

Tour operator alla scoperta di Piero. Il fascino del sentiero di S.Francesco

di CLAUDIO ROSELLI
IL PAESAGGIO della Valtiberina bello proprio come i dipinti di Piero della Francesca che lo hanno riprodotto. Questo, in estrema sintesi, il compendio della visita effettuata da 6 tour operator, che hanno alloggiato l'altro fine settimana a Sansepolcro. La loro provenienza, nello specifico, è la seguente: due italiani, un norvegese, una canadese, un austriaco e un olandese. L'unico precedente risale a 12 anni fa, ma stavolta è stato il Comune di Sansepolcro a finanziare l'operazione tramite l'Unione dei Comuni.
L'arrivo del gruppo nella mattinata di sabato 8 ottobre da Montecatini, con subito il passaggio per Anghiari deliziato dalla degustazione a tavola dei tipici bringoli. Partenza a quel punto in bici fino a raggiungere Sansepolcro, con visita a museo civico e archivio storico della biblioteca, più giro per la città e ringraziamento all'organizzazione per ciò che aveva fatto in una giornata sciupata dalla forte pioggia.
Nella mattinata di domenica 9, obiettivo focalizzato sul sentiero di San Francesco, con partenza dalla Biforca (località nei pressi del valico di Viamaggio) e arrivo a Germagnano dopo 12 chilometri percorsi tutti a piedi. Una volta rientrati a Sansepolcro, visita ad Aboca Museum, giro conclusivo per il centro storico e cena finale con pietanze di ispirazione rinascimentale corredate dalla relativa illustrazione. Risultato?
«L'IMPRESSIONE ricavata è stata molto positiva - ha detto Michela Odoardi, titolare di un tour operator al quale l'Unione dei Comuni ha assegnato l'organizzazione di ‘educational' - perché la zona è piaciuta molto, anche se è poco conosciuta. Ovviamente, Piero della Francesca ha esercitato un fascino particolare, aumentato dalla notizia che a distanza di pochi giorni dalla loro visita sarebbe stata riaperta la casa dell'artista con l'allestimento multimediale. Apprezzamenti anche per l'archivio storico della biblioteca e per il borgo di Anghiari. In particolare, gli ospiti sono rimasti colpiti da un contesto di Toscana che esula un tantino da quello classico e i nostri paesaggi li hanno davvero incantati».
Il ritornello è quindi il solito: Sansepolcro, Anghiari e la Valtiberina sono ancora meno conosciuti di quanto si possa immaginare ed è questo l'aspetto sul quale occorre insistere, perché per il resto le attrattive non mancano. L'auspicio è che allora i due giorni con i tour operator abbiano costituito una prima significativa «semina» dalla quale attendersi una buona fetta di raccolto.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 21-10-2016 da wineuropa

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