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Cronaca La richiesta e' partita dagli avvocati del giovane. I tempi del processo

Katia, l'omicidio approda dal Gip. Perizia su Piter? Oggi si decide

di FABRIZIO PALADINO
CI SARA' anche lui, Piter Polverini, stamani al tribunale di Arezzo, per assistere all'udienza preliminare alle 8,45 difronte al Gip Piergiorgio Ponticelli, che dovrà decidere - dopo che i legali del ragazzo hanno chiesto il rito abbreviato condizionato, ovvero subordinato all'esito della perizia psichiatrica - se concedere l'ok per accertare la capacità di intendere e volere del ventiquattrenne di San Giustino, oppure se procedere con l'abbreviato «secco».
Dopo oltre cinque mesi dal suo arresto per l'omicidio della biturgense Katia Dell'Omarino, il giovane uscirà per la prima volta dal carcere aretino di San Benedetto per questo passaggio senz'altro importante nell'iter processuale che lo riguarda. Se il Gip accoglierà la richiesta dei legali di Piter - gli avvocati Mario Cherubini e Piero Melani Graverini - i tempi della giustizia si allungherebbero, con la contestuale nomina di un perito del tribunale; in caso di rigetto dell'istanza, invece, l'iter sarebbe più veloce, con un ritorno in aula delle parti già fissato per venerdì 17 marzo.
Come è noto, il rito abbreviato riduce la pena di un terzo; e se l'eventuale perizia evidenziasse problemi dal punto di vista psichico, vi sarebbero ulteriori sconti per Polverini. Nei confronti di quest'ultimo comunque ci sono riscontri scientifici con tanto di perizia dell'esperta genetica, le ricostruzioni dei fatti di quella tragica notte e il martello occultato in un campo lungo via Citernese, a San Giustino, che lui stesso ha fatto ritrovare il giorno stesso dell'arresto.
NEI GIORNI scorsi l'avvocato Anna Boncompagni - difensore della famiglia Dell'Omarino - che oggi si costituirà parte civile per la madre e per il fratello (i quali, per loro scelta, non saranno presenti all'udienza), ha annunciato di aver chiesto al Pm Julia Maggiore la valutazione dell'opportunità di applicare le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi e della minorata difesa nei confronti dell'indagato. Il che ovviamente significherebbe una pena oltremodo pesante per Piter, fino a un terzo in più.
La quarantenne Katia Dell'Omarino fu uccisa con ferocia nella notte fra l'11 e il 12 luglio scorsi nelle vicinanze del torrente Afra a Sansepolcro e il killer fu individuato a metà settembre e messo difronte alle sue responsabilità. «Oggi conosceremo anche il preciso capo di imputazione - ha sottolineato l'avvocato Boncompagni - perché finora resta in piedi quello di omicidio volontario, ma senza le aggravanti che io ho sollevato e sottoposto all'attenzione del Pm. Mi auguro che vengano prese in considerazione, perché esistono elementi oggettivi».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 24-02-2017 da wineuropa

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