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Altre News Centro Arte Contemporanea E' l'impegno della CariCast

La Fondazione celebra cosi' il traguardo dei venticinque anni

FESTEGGIA il quarto di secolo di attività, proiettandosi al futuro, pensando alla promozione dell'arte e trasformandosi con un nuovo statuto. Un traguardo importante per la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, che compie 25 anni di vita (nata nel 1992), in cui è diventata un vero e proprio fulcro della comunità e per la città.
«UN MOMENTO importante» hanno spiegato Italo Cesarotti, presidente della Fondazione CariCastello, insieme a Fabio Nisi, presidente dell'associazione Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, che si completerà con l'ultimo tassello, quello dell'inaugurazione del Centro di Documentazione delle Arti Contemporanee. Nel frattempo sono stati programmati alcuni appuntamenti da non perdere, fra cui quello di oggi alle 17,30 nel piano nobile di palazzo Vitelli a Sant'Egidio, in cui interverranno oltre ai due presidenti, anche l'assessore regionale Fernanda Cecchini e il sindaco Luciano Bacchetta.
SENZA dimenticare le due mostre a Perugia per celebrare la ricorrenza. «Dalla nostra nascita - ha detto Cesarotti - abbiamo erogato finanziamenti per la promozione dello sviluppo economico del territorio attraverso i nostri cardini che sono: salute, arte, volontariato». Cesarotti ha parlato della pubblicazione di un volume che ripercorre i 25 anni di vita della Fondazione, curato da Nisi, e allo stesso tempo i diversi volumi editati, ma pensando al futuro ha voluto parlare del «Nuovo statuto approvato quest'anno: per la prima volta ci sarà un unico presidente e non i 3 attuali». E sempre con lo sguardo verso il futuro, il presidente ha ricordato l'acquisizione di palazzo Vitelli a Sant'Egidio parlando poi della prossima sistemazione delle mura, del torrione e dei due giardini, passando per le grotte e i fabbricati intorno alla struttura ivi compresi la Chiesa della Neve.
«FIN DALL'ORIGINE la Fondazione, come tutte le altre nate in quel periodo - ha detto Nisi - si è trovata a gestire una situazione delicata e difficile: da un lato la necessità di difendere l'autonomia e dall'altro la volontà di preservare il patrimonio». Ma il lavoro, assiduo ed importante dei presidenti che si sono susseguiti in questo quarto di secolo ha fatto sì che quella tifernate sia oggi una realtà attiva, in salute e che ha rispettato tutti gli impegni presi negli anni. E adesso lancia una nuova sfida: l'impegno per il Centro di Documentazione delle Arti Contemporanee.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-05-2017 da wineuropa

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