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Cronaca Piter, consulenza psichiatrica: fase clou. Ancora un mese prima del verdetto

Omicidio di Katia: il pool di esperti si alterna nelle visite in carcere

di FABRIZIO PALADINO
STA ENTRANDO nel vivo la fase di consulenza psichiatrica e medico legale da parte del pool di esperti su Piter Polverini, il venticinquenne Piter Polverini di San Giustino umbro in carcere dallo scorso mese di settembre con l'accusa di aver ucciso Katia Dell'Omarino di Sansepolcro.
Nelle ultime settimane, infatti, gli esperti nominati dalla Procura di Arezzo, dalla difesa e dalla parte civile hanno incontrato più volte il giovane all'interno del carcere aretino di San Benedetto. Per il momento, indiscrezioni rivelano che ancora non sarebbe stata delineata una tesi ben definita da parte di tutti, pertanto ci sarà da attendere per stilare la perizia conclusiva, decisiva in vista della prossima udienza fissata per il 10 luglio dal Gip Piergiorgio Ponticelli. In quell'occasione - a un anno esatto dall'omicidio della quarantenne biturgense - si conoscerà sicuramente quale sarà la pena inflitta nei confronti del Polverini. I periti nominati hanno tempo fino al 25 giugno per produrre i risultati delle loro analisi.
COME È NOTO, due sono le perizie da eseguire su Polverini: l'una psichiatrica e l'altra medico legale. Ecco chi sono i consulenti già all'opera: la Procura ha nominato la professoressa Liliana Dell'Osso, responsabile del servizio psichiatria dell'ospedale di Pisa e come medico legale il professor Marco Di Paolo, primario di medicina legale a Pisa. Il Gip ha invece nominato come psichiatra il dottor Roberto Biagiotti, mentre come medico legale il dottor Roberto Testi dell'Asl di Torino. Mentre la parte civile ha riconfermato il medico legale dottor Angelo Stamile. Il perito della difesa è il dottor Rolando Paterniti, responsabile di psichiatria di Careggi.
SALE L'ATTESA, dunque, per venire a conoscenza della perizia collegiale che valuti dal punto di vista psichiatrico e legale, le capacità di intendere e di volere di Piter al momento del delitto e della sua conseguente eventuale imputabilità.
Una valutazione degli esperti che era stata caldeggiata fin dalle prime battute processuali dai legali della difesa, Piero Melani Graverini e Mario Cherubini, che in una delle precedenti udienze avevano riportato l'attenzione del giudice sulle condizioni psicologiche del loro assistito al momento del delitto, portando pure i risultati della perizia svolta dal consulente di parte, il dottor Paterniti.
Ovviamente anche i familiari di Katia (la mamma, il fratello e la cognata) attendono la data del 10 luglio con trepidazione: si confrontano sempre con il proprio legale, avvocato Anna Boncompagni, che fino ad ora li ha sostenuti con grande determinazione soprattutto davanti al giudice.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 22-05-2017 da wineuropa

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