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Altre di Cronaca Trestina, la società che recupera fanghi chiede un ampliamento

Rifiuti, esplode il caso Color Glass L’azienda: ‘Pronti ad aprire le porte’

- CITTA' DI CASTELLO -

 LA ZONA sud e i rifiuti. A margine di un'estate caldissima con la vicenda Calzolaro che monta sempre di più, ora c'è il rischio di un altro caso simile. Stavolta è nella vicina Trestina e riguarda ancora un'azienda privata, la Color Glass (azienda che opera nel settore del recupero dei fanghi) le cui richieste di ampliamento del sito per aumenetare la produzione, finiranno in conferenza dei servizi. Intanto però il caso è finito al centro della commissionale Assetto del Territorio che ha stabilito di effettuare un sopralluogo nello stabilimento prima della formulazione di un parere di compatibilità urbanistica da parte del Comune sul progetto presentato dall'azienda per aumentare la propria produzione. E' la decisione scaturita dall'ultima seduta dell'organismo presieduto da Luciano Tavernelli che si è svolto alla presenza degli assessori Massimo Massetti, Luca Secondi e Michele Bettarelli, del dirigente comunale Federico Calderini e del funzionario Lucia Bonucci, oltre che del consulente dell'impresa Mauro Mariotti. La Color Glass è di proprietà di un gruppo di Trento ed opera nella trasformazione, in biossido di titanio, di fanghi provenienti dalla produzione industriale di catalizzatori in ceramica di un'impresa di Ferrara. IL DIBATTITO in commissione ha fatto chiarezza sul progetto che prevede un incremento dei materiali in lavorazione da 12 mila a 15 mila tonnellate annue e la realizzazione di un impianto di trattamento interno al capannone per migliorare la produzione finale. Il tecnico ha sottolineato che «non si tratta di una modifica del ciclo produttivo, ma solo di una sua ottimizzazione», e ha fornito rassicurazioni sull'assenza di pericolosità dei fanghi recuperati e trasformati, aggiungendo che «in dieci anni di attività l'azienda ha rispettato tutte le prescrizioni degli organismi di controllo» e dando la disponibilità ad avviare uno studio sulle caratteristiche odorigene delle emissioni e «ad aprire lo stabilimento per un sopralluogo che permetta di visionare le lavorazioni effettuate». Nel sottolineare l'approccio costruttivo dell'azienda, l'assessore Massetti ha spiegato che, «verrà formato un parere consapevole in conferenza dei servizi che sarà presentato solo quando il quadro sarà chiaro, è la preoccupazione della popolazione residente a richiedere di sgomberare il campo da ogni dubbio».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 26-09-2017 da wineuropa

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