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Altre di Cronaca Il Comune fuori dall’Autorita' Idrica: e' bagarre

SANSEPOLCRO BOTTA E RISPOSTA TRA L'AMMINISTRAZIONE E IL PARTITO DEMOCRATICO

E' POLEMICA fra maggioranza e Partito democratico sull'estromissione del Comune di Sansepolcro dal direttivo dell'Autorità Idrica Toscana, con ingresso di Foiano. Non essendo Sansepolcro un capoluogo di provincia, la sua presenza nel direttivo non poteva che essere subordinata al principio della rotazione. Tuttavia, il fatto che non vi sia stata un'apposita conferenza territoriale per condividere la sostituzione ma che il tutto sia stato deciso in maniera informale soltanto da alcuni dei Comuni aretini e senesi presenti in assemblea, ha reso questo passaggio davvero poco trasparente. «Mi sono ritrovato spesso ad esprimere una voce di dissenso - ha commentato l'assessore ai beni comuni, Gabriele Marconcini - contro scelte più che opinabili, come quella di voler prorogare la concessione di Nuove Acque dal 2024 al 2026. E' evidente che, da questo punto di vista, Sansepolcro è un Comune ‘scomodo' e la decisione di estrometterci dal direttivo risponde ad una precisa logica partitica che è unicamente finalizzata a eliminare ogni forma di possibile dissenso». PRONTA la replica del Pd: «E' il segnale della debolezza e della mancanza di visione da parte di questa compagine politica. D'altra parte, il fatto che l'amministrazione di Sansepolcro abbia saputo la notizia direttamente il giorno dell'assemblea sta a significare la poca incisività di questa maggioranza e la sua totale incapacità a costruire percorsi. Fin dall'inizio - prosegue il Pd - abbiamo denunciato come la scelta di delegare l'assessore Marconcini fosse stata a nostro avviso sbagliata, perché è fondamentale che in questi organi siedano persone in grado di incidere con un proprio peso politico. Nel caso di Sansepolcro solo il sindaco Mauro Cornioli avrebbe potuto assumere questo ruolo. Invece, per accontentare una parte politica minoritaria, si è deciso di delegare un esponente di Insieme Possiamo che nella sua partecipazione al direttivo si è limitato a rilanciare comunicati stampa e dichiarazioni propagandistiche, rendendo poco credibile e confusa la posizione della nostra amministrazione. Ci rammarica pensare che eravamo tra i tredici Comuni del direttivo regionale di questo importante organo e ora gli interessi dei nostri cittadini non sono rappresentati». Claudio Roselli
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 17-10-2017 da wineuropa

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