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Politica Lasciano 7 consiglieri. Locchi puo' resistere ma con le opposizioni

Umbertide e il terremoto in Giunta Si dimettono i fedelissimi di Giulietti

- UMBERTIDE - E ALLA FINE sono arrivate le dimissioni. A rassegnarle il gruppo compatto dei consiglieri comunali di quella maggioranza del Pd che fa capo all'onorevole Giampiero Giulietti. Sono in sette ad abbandonare l'aula: il capogruppo Gianluca Palazzoli, la segretaria del partito Lucia Ranuncoli, Elisabetta Agea, Milena Fiorucci, Mirco Massai, Nicola Orsini, Giovanni Valdambrini. SI CONSUMA così lo strappo definitivo con il sindaco Marco Locchi e la componente di minoranza del partito. Locchi infatti non ha ceduto alle pressioni della segreteria regionale e provinciale dei Democratici e non ha reintegrato le due assessore espulse dalla giunta: Raffaela Violini e Maria Cinzia Montanucci e da qui la lecerazione senza precedenti nella storia del partito locale. La nota dei «giuliettiani» che accompagna le lettere di dimissioni è durissima: «il sindaco Locchi scarica sulle istituzioni le sue personali battaglie politiche». Dopo aver ricordato i tentativi si soluzione della crisi «l'allargamento dell'assemblea comunale alle minoranze che non hanno voluto partecipare al congresso» ed anche «un totale cambiamento della giunta comunale», entrambe respinte da Locchi, la maggioranza piddina affonda il colpo: le scelte del sindaco sono soltanto una mera ritorsione verso il partito, per cui diventa inaccettabile «la una semplice sostituzione delle due assessore». Quindi l'attacco finale: «Il Pd umbertidese non può certo sfiduciare il sindaco per cui la cosa più pulita e trasparente è quella di prendere le distanze dal suo comportamento con le dimissioni dei consiglieri comunali. È incomprensibile come per Locchi, che rifiuta ogni dialogo, le questioni di lotta politica abbiano il sopravvento sulle istituzioni e sul bene della comunità». Da parte del sindaco, ieri, nessuna dichiarazione ufficiale ma solo la presa d'atto delle dimissioni. Certo è che ora il primo cittadino, che ha annunciato una raffica di progetti da mettere in cantiere, dovrà, per governare, cercare consensi oltre che tra i piddini rimastigli fedeli, anche tra le opposizioni, che per ora stanno alla finestra senza sbilanciarsi.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 14-12-2017 da wineuropa

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