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Newsletter WineuropaLavoro & Normative IO, ossia l'app che mette il cittadino al centro della Pubblica Amministrazione mettendogli a disposizione tutte le informazioni ed i servizi di cui puo' necessitare.IO sono io: l'app che rivoluziona la PASi chiama IO ed è il centro del progetto che il Team per la Trasformazione Digitale sta portando avanti per dare una svolta al percorso di digitalizzazione della PA. IO è un'app, ma è soprattutto un varco all'interno del quale cittadino e Pubblica Amministrazione potranno incontrarsi per scambiarsi informazioni. IO può essere l'incarnazione della rivoluzione al cui il team di Piacentini voleva arrivare fin dall'inizio: un luogo unico ove poter dialogare con la PA mettendo assieme un alto numero di servizi. Un luogo che per il Team rappresenta sia un punto d'arrivo che un punto di partenza. Se si tratta di un punto di arrivo è perché per poter arricchire di informazioni l'app è servito un grosso lavoro dietro le quinte: occorreva anzitutto far dialogare le banche dati della PA, organizzare nuovi processi di gestione dei dati stessi e collegare il tutto alle singole identità dei cittadini. Se si tratta di un punto di arrivo, invece, è perché IO vuole essere soltanto l'incipit di un percorso di evoluzione continua, in costante arricchimento dell'offerta ed in perenne tensione a fagocitare nuove parti dell'immensa macchina della Pubblica IO è il progetto per lo sviluppo dell'applicazione del Governo italiano che permetterà a tutti i cittadini di usare servizi pubblici nazionali e locali dal proprio smartphone in maniera semplice, moderna e sicura.
IO, l'app della PA
L'app sarà ovviamente gratuita e vi si potrà accedere solo ed esclusivamente previa attivazione di account SPID, univoco canale di accesso a tutti i futuri servizi della PA. Spiega Piacentini: "stiamo lavorando alle piattaforme abilitanti, quei componenti necessari, ma non sufficienti, per rendere l'app completamente operativa. L'anagrafe unica ANPR permetterà di sincronizzare tutti i dati dei cittadini che a oggi sono sparsi in circa 8000 anagrafi diverse, SPID ne garantirà un accesso sicuro e unico, il nodo dei pagamenti PagoPA diventerà il motore del borsellino digitale dell'app". Il resto sarà evoluzione, nel solco di una trasformazione digitale che può costituire un passaggio epocale nel rapporto e nella percezione della PA. Ed il cui valore sarà pienamente comprensibile (sia pur se già pienamente immaginabile) soltanto nel giro di qualche anno.
Inserita il : 24-05-2018 da wineuropa Invia il tuo commentoInserisci qua il tuo commento |
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