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Internet & Dintorni Gli utenti d'oltreoceano trascorrono meno tempo su Facebook rispetto al passato e di più su Instagram, mentre Snapchat rimane stabile.

Meno tempo su Facebook, di piu' su Instagram

Facebook domina nel panorama dei social network e con tutta probabilità continuerà a farlo ancora per lungo tempo, ma le ipotesi di chi inizia a mettere in discussione la solidità della sua leadership potrebbero non essere del tutto campate in aria. Lo studio condotto da eMarketer e relativo al territorio statunitense fotografa un trend che potrebbe iniziare a preoccupare il gruppo di Menlo Park.

Meno su Facebook, di più su Instagram
Il tutto è ben riassunto dal grafico allegato di seguito. Se tra il 2016 e il 2017 il tempo medio speso ogni giorno da un utente oltreoceano sulla piattaforma è salito da 40 a 41 minuti, nei dodici mesi successivi è sceso fino a 38 minuti. Per il 2019 la quota dovrebbe rimanere stabile, calando poi secondo le previsioni a 38 minuti nel 2020 e rimanendo infine inalterata nel 2021. Possiamo immaginare una tendenza simile anche in territori diversi da quello USA.

Gli analisti associano la contrazione sia ai nuovi algoritmi che regolano la composizione del News Feed, togliendo di mezzo contenuti di scarsa qualità come quelli riconducibili al clickbait, sia a un interesse che va scemando tra i più giovani. Non si fa invece menzione al compromesso rapporto di fiducia con la community conseguente ai tanti leak e problemi legati alla privacy che hanno seguito l'esplosione del caso Cambridge Analytica.

Il tempo medio trascorso dagli utenti USA su Facebook, Instagram e Snapchat

La buona notizia, per Mark Zuckerberg e i suoi, è che nello stesso periodo Instagram ha fatto segnare una crescita. La piattaforma, sempre controllata dalla società, è passata dai 24 minuti al giorno del 2016 ai 27 minuti dell'anno successivo, senza ulteriori variazioni nel 2018. Nel 2019 dovrebbe salire a 27 minuti, per poi incrementare di un ulteriore minuto sia nel 2020 sia nel 2021. Si spiegano dunque gli investimenti finalizzati all'implementazione di novità riguardanti, ad esempio, contenuti video e shopping.

Nel grafico è riportato anche l'andamento di Snapchat, servizio che sebbene non ancora in grado di replicare i numeri dei competitor (186 milioni di utenti attivi nel mondo a febbraio) va forte tra le nuove generazioni. Di recente il suo team è stato al centro di una polemica riguardante SnapLion, strumento impiegato da alcuni dipendenti per spiare le informazioni riservate degli iscritti.
Tratto da www.punto-informatico.it
di Cristiano Ghidotti

 

Inserita il : 30-05-2019 da wineuropa

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