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Eventi Locali LAVORO & TRADIZIONE «OFFICINA DELLA LANA»: OGGI PRESENTAZIONE DELL'OPERA

Celebrazioni alla Scuola "Bufalini". Un libro riassume cento anni di storia

ALLA FINE del 1909 un gruppo di illuminati creò la Scuola Operaia con l'intento di accogliere l'eredità formativa della «Scuola di Disegno e Plastica» di Città di Castello. Una struttura in grado di formare un ceto artigiano ed operaio qualificato che ha dato un volto ben preciso alla produzione artigianale della vallata. Così, in un'epoca in cui l'emigrazione rischiava di essere una scelta obbligata, la Scuola Operaia avrebbe garantito una migliore qualificazione professionale a chi poteva trovarsi nella necessità di cercare lavoro all'estero. Oggi alle ore 18 nella sala conferenze «Officina della Lana» dell'Officina Operaia G.O. Bufalini si terrà la presentazione del libro di Alvaro Tacchini (editore Petruzzi) che celebra i 100 anni di vita della scuola. L'iniziativa è stata presa per evidenziare l'importanza che ha assunto nel secolo breve, il ‘900, e negli anni della globalizzazione questa fucina di lavoratori. Il libro è stato in particolar modo voluto dal presidente Marco Mazzoni e da tutto il Cda (Flavia Buzzini, Claudio Ceci, Nicoletta Donati, Roberto Giaccioli). La ragione è presto detta: attraverso i documenti, le foto, le testimonianze di chi ha lavorato e lavora in questa struttura si può far emergere la valenza dell'Officina Operaia; in parte già testimoniata dai volti sorridenti e impegnati degli alunni ripresi nei vari momenti della giornata intenti al lavoro e allo studio. In 100 anni di vita della scuola sono stati formati migliaia di giovani che hanno reso operoso e produttivo il territorio non solo con il lavoro dipendente ma anche con quello autonomo rappresentato da un buon numero di allievi che ha saputo unire le conoscenze tecniche e l'abilità manuale alla capacità imprenditoriale.
La finalità della Scuola Operaia è stata quella di contribuire all'emancipazione di un gran numero di lavoratori manuali; non doveva essere una scuola di élite, ma una scuola che avviasse al lavoro il maggior numero di giovani operai nei vari mestieri.
Altro principio basilare della Scuola Operaia è stato quello di far acquisire agli allievi una professionalità che sapesse coniugare le moderne conoscenze tecnologiche con la raffinatezza del gusto. Nell'anno scolastico 1972-1973 la Regione Umbria finanzia per la prima volta i corsi professionali promossi da enti privati degni di merito e la «Bufalini» è tra questi. Negli anni successivi, sino a oggi, la «Bufalini», è cresciuta grazie a scelte coraggiose e innovative.
di FABRIZIO PALADINO

notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 28-05-2010 da wineuropa

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