DESCRIVE i concitati momenti del ritrovamento del corpo di Massimiliano Epifani, l'assistente capo deceduto per un malore, e ringrazia tutti coloro che sono stati vicini agli agenti e ai familiari. L'ispettore capo Paolo Ferri, comandante del distaccamento di Polizia Stradale di Città di Castello, in una lettera ricorda di aver «sperato che tutto si risolvesse nel migliore dei modi, ma non è stato così: in quel momento - afferma - il mondo mi è crollato addosso, avrei voluto fare qualcosa, ma non sapevo cosa. Il primo pensiero è stato quello di partire subito dalle vacanze e tornare e magari scoprire che era solo un brutto sogno, ma al mio arrivo mi sono trovato davanti ad una tristissima realtà». Dal comandante «un caloroso abbraccio al collega Marco, che per primo si è trovato davanti a quella tragica situazione; assieme a Flavio e Maurizio hanno cercato di soccorrere Massimiliano con ogni mezzo». «A lui - continua Ferri - che da tempo usciva sia in pattuglia che nel tempo libero con Max, sono particolarmente vicino e lo invito a guardare avanti con lo stesso spirito, la stessa passione, la stessa volontà e con lo stesso ‘sorriso' con cui operava Massimiliano sia nella vita che in servizio». L'ispettore capo ringrazia quanti si sono adoperati, fra cui il sindaco di Collazzone, il dottor Gualtiero D'Andrea, Questore vicario di Perugia, il dottor Roberto Campisi, dirigente del compartimento Polizia Stradale dell'Umbria, la dottoressa Katia Grenga (che sostituiva il dottor Paolo Di Quattro) come dirigente interinale della sezione Polizia Stradale di Perugia.
notizia tratta da La Nazione