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Attualità CITTA' DI CASTELLO - Consiglieri comunali e dirigenti di partito esprimono solidarieta' alla Polidori

Il Pdl dell'Altotevere: «Siamo con Catia»

IL GIORNO dopo la tifernate Catia Polidori (nella foto a Città di Castello insieme a Lignani e Morini) è ancora impegnata a spiegare i motivi del suo voto. Tante le critiche, pure tanta la solidarietà ricevuta non solo a livello nazionale ma da tutto il fronte del Pdl altotiberino. Lei dice di «aver votato in piena coscienza e responsabilità. C'era un limite invalicabile oltre il quale non sarei potuta andare, la sfiducia al Governo, e l'ho dichiarato da quando ho dato le dimissioni dal Pdl. Non per Berlusconi - ha spiegato - ma per responsabilità verso il Paese che non può restare senza guida il giorno prima della verifica del nostro debito pubblico in Europa. Sono un'economista e rappresento le imprese prima di tutto».
Nata a Città di Castello 43 anni fa, l'onorevole è laureata in economia bancaria, con dottorato di ricerca in scienze della formazione. Vive in Umbria ma pure ieri ha ribadito di non avere nulla a che vedere con la Cepu di Francesco Polidori.
«Stimo molto l'imprenditore Polidori e per me è più di un cugino - ha aggiunto - ma nessuno della mia famiglia lavora in quell'azienda e non abbiamo nessuna partecipazione».
Diventata il bersaglio di feroci critiche e insulti su Facebook, su Catia Polidori si concentrano le attenzioni dei militanti finiani delusi, ma più in generale di tutti quelli che avevano sperato nella caduta del governo e invece sono stati ‘traditi' dalla fiducia espressa in Aula dalla ‘colomba' di Fli.
I RAPPRESENTANTI istituzionali del Pdl dell'Altotevere esprimono intanto «apprezzamento per l'operato dell'onorevole Polidori». Consiglieri regionali, dirigenti regionali e provinciali del partito e consiglieri comunali di Città di Castello, Umbertide, San Giustino e Citerna sottolineano che la Polidori «ha sempre sostenuto che non avrebbe mai determinato la caduta del governo Berlusconi; essa ha quindi esercitato in maniera trasparente, come prevede del resto la Costituzione, il diritto-dovere di parlamentare senza vincolo di mandato imperativo, tenendo tra l'altro fede all'impegno preso con i cittadini al momento della sua elezione». In una nota vengono considerate dunque «inaccettabili le accuse rivoltele in questo frangente; confermiamo la nostra piena solidarietà all'onorevole Polidori».
E' IMPORTANTE pure passare in rassegna i politici e amministratori che hanno sottoscritto la lettera; stiamo parlando di Andrea Lignani Marchesani, Sandro Busatti, Manuel Maraghelli, Nicola Morini, Ivano Rampi, Cesare Sassolini, Franco Campagni, Roberto Cuccolini, Enea Paladino, Flavia Buzzini, Fabrizio Croci, Giulio Cucchiarini, Pierluigi Leonardi, Mario Mancini, Luciana Veschi, Luca Dini, Antonio Molinari, Giovanna Monni, Michele Zurino e Vittorio Galmacci.
di FABRIZIO PALADINO

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 16-12-2010 da wineuropa

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