NOTIZIE LOCALI

Cronaca Rinvio a giudizio del sudafricano: oggi l’ordinanza

Città di Castello L’OMICIDIO GIOVANE POLACCO FREDDATO CON TRE COLPI

di CARLO STOCCHI
- CITTA' DI CASTELLO -
SI DECIDERÀ questa mattina il destino di Curt Adams, il giovane sudafricano che nella notte del 6 novembre 2009 a Pistrino freddò con tre colpi di pistola alla testa il suo collega di lavoro, il polacco Marcin Kulisiewicz. Dopo oltre un anno dall'omicidio, nelle aule penali del Tribunale di Perugia il gup Claudia Matteini (pm Giuliano Mignini) dovrà stabilire se rinviare a giudizio il trentunenne imputato di omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio di un carabiniere del Gis (il gruppo di intervento speciale) e violazione della legge sulle armi. Il magistrato, a seguito delle numerose consulenze psichiatriche effettuate sul giovane, potrebbe dichiarare il sudafricano «incapace di intendere e volere al momento dell'atto» e optare, così, per la sua non punibilità, chiudendo il processo con una eventuale condanna alla permanenza di Adams nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Il sudafricano questa mattina ha deciso di essere presente all'udienza (fissata alle 9) e sarà insieme al proprio legale di fiducia, avvocato Diletta Romizi e con il consulente di parte, il dottor Gianfranco Salierno. La difesa - se il trentunenne sarà rinviato a giudizio - chiederà il rito abbreviato per arrivare in breve tempo alla sentenza. A pochi metri dall'omicida, siederà Nada Lucaccioni, il legale che rappresenta la vedova di Marcin Magdalena Dorota, le due figlie Roxana e Victoria (che hanno da poco compiuto due anni) e la mamma del polacco Rosinska Alina: tutte costituitesi parte civile durante l'udienza del 12 ottobre. Vicino alla Lucaccioni anche lo specialista, il dottor Silvio D'Alessandro.
Intanto, nei giorni scorsi il professor Francesco Tullio (il consulente nominato dal tribunale) ha depositato la perizia, sottolineando come «Adams può e deve seguire tutto il processo, perché possa avere un ravvedimento e acquisire una maggiore cognizione di quanto è accaduto». Lo psichiatra continua a dichiarare il giovane «un soggetto pericoloso socialmente» anche se ha notato «che la permanenza nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino ha portato dei leggeri miglioramenti allo stato di salute mentale del giovane».
notizia tratta da La nazione

Inserita il : 25-01-2011 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'