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Attualità Avvocati sul piede di guerra dopo il contestato trasferimento degli uffici giudiziari

Chiude il Tribunale, e' gia' caos-udienze

«PERCHÉ TRASFERIRSI in una sede provvisoria, quando potevamo usare ancora quella tifernate in attesa di una sistemazione definitiva?». Scendono sul piede di guerra gli avvocati tifernati contro la nuova struttura del tribunale, realizzata a Balanzano di Perugia, in cui saranno svolte tutte le udienze civili. A decidere il trasferimento dei processi da Città di Castello alla periferia del capoluogo regionale è stato il presidente del Tribunale, dottor Aldo Criscuolo, con un dispositivo firmato lunedì scorso, dando seguito alla legge sul riordino della geografia giudiziaria al via dal 13 settembre.
«TUTTE LE UDIENZE civili ordinarie - è scritto nel provvedimento - saranno tenute in via provvisoria, secondo il calendario specificato, in Perugia, Ponte San Giovanni, località Balanzano, via Simonucci Molinaccio nelle aule appositamente attrezzate presso la sede degli archivi comunali, in attesa di ottenere la disponibilità e la funzionalità dei nuovi spazi assegnati al Tribunale secondo quanto deliberato in sede di commissione di manutenzione. In detti locali saranno costituiti gli uffici di Cancelleria».
Gli avvocati puntano il dito proprio contro questo aspetto: lo svolgimento delle udienze sarà effettuato non nella sede centrale del tribunale di Perugia, ma in una struttura diversa, lontana chilometri. Inoltre è cambiato il giorno di udienza: non più il martedì, come accadeva in Altotevere, ma il mercoledì. A questa situazione va aggiunto che i provvedimenti relativi a sfratti e ingiunzioni, già aperti nella sede distaccata tifernate, proseguiranno a Perugia, ma questa volta in piazza Matteotti. Una situazione che creerà notevoli problemi, non solo agli addetti ai lavori.
«Evidenti - scrive un gruppo di legali - il disagio e le difficoltà che dovranno affrontare i cittadini per raggiungere la sede provvisoria, che è stata individuata senza il rispetto del dettato normativo, improntato al taglio delle spese e alla razionalizzazione dei servizi».
Carlo Stocchi
Notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 06-09-2013 da wineuropa

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