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Cronaca Umiliavano e picchiavano i compagni sul treno: ora sono 'ristretti' in casa

I cinque della baby-gang dal giudice

- UMBERTIDE -  
LA PROSSIMA settimana i cinque componenti della baby gang di bulli compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale dei Minori, Giuseppina Arcella per gli interrogatori di garanzia, nel corso dei quali avranno la possibilità di raccontare la loro versione dei fatti. Nel frattempo alcuni dei legali dei ragazzi ieri mattina hanno depositato istanza di riesame. Per ora nessuno degli avvocati nominati dalle famiglie dei giovanissimi ha voluto commentare la delicata vicenda che coinvolge tre stranieri e due italiani, tutti minorenni all'epoca dei fatti e residenti a Umbertide. Vengono contestati reati legati al bullismo. Gli avvocati Giovanni Zurino e Vittorio Betti con Stefania Bagnini, che tutelano due dei cinque giovanissimi finiti nei guai, confermano di aver depositato l'istanza mentre si riservano di avere accesso agli atti quindi di acquisire maggiori informazioni sul caso prima di esprimere considerazioni precise circa i loro assistiti.
NELLE PROSSIME ore intanto gli stessi avvocati si recheranno nelle abitazioni dove i cinque giovani scontano l'obbligo di permanenza in casa (l'equivalente degli arresti domiciliari). Gli episodi di bullismo che vengono contestati alla baby gang sono avvenuti nel periodo che va da settembre 2013 a febbraio 2014. Da tempo infatti, secondo la ricostruzione della polizia, la banda di bulli imperversava e terrorizzava i coetanei nella zona tra Umbertide e Città di Castello, preferendo agire a bordo del treno (ex Fcu) che trasporta gli studenti pendolari. Dentro i vagoni i cinque ragazzi avrebbero molestato, spintonato, sputato, umiliato compagni di scuola o amici fino a procurare lesioni. Non solo: la banda avrebbe anche compiuto atti di vandalismo ai danni delle strutture di Umbria Mobilità. L'indagine, scattata due mesi fa - coordinata dal pm Flaminio Monteleone - è stata condotta dagli agenti della squadra anticrimine del commissariato di polizia mentre le ordinanze restrittive sono state eseguite mercoledì mattina. Proprio mercoledì sera a Città di Castello in Comune è partita la raccolta di firme per istituire la Giornata Europea Antibullismo. L'ambizioso obiettivo, portato avanti dal Centro Studi Villa Montesca, è la raccolta di 50 mila firme che verranno consegnate alla Commissaria europea Viviane Reding a Bruxelles il prossimo mese di settembre.
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 11-04-2014 da wineuropa

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