C'E' SETE di chiarezza attorno alla gestione della Fondazione Burri. Non si ferma affatto la polemica che si è aperta a seguito delle clamorose esternazioni dell'ex presidente dell'organismo Maurizio Calvesi (rilasciate in un'intervista esclusiva al mensile «L'Altrapagina») nella quale getta ombre inquietanti. Mentre il sindaco Luciano Bacchetta ha annunciato la convocazione dei consiglieri di nomina comunale in Commissione affinchè riferiscano sul caso, ci sono già documenti politici che rilanciano la questione a più livelli.
IL CONSIGLIERE comunale Fdi Sandro Busatti ha presentato un'interrogazione al sindaco nella quale invita il «Comune a chiedere alla Regione di commissariare la Fondazione Burri facendosi garante della regolarità gestionale e contribuire così a risolvere definitivamente i problemi legati al presunto autoritarismo e nepotismo messo in atto da alcuni dirigenti». Oliviero Dottorini (Idv) in un'interrogazione urgente invita la «Regione ad avviare procedure di controllo e, se necessario, proceda a commissariare la Fondazione».
IL CAPOGRUPPO Idv in regione è altresì preoccupato «per le ripercussioni sul mercato dell'arte internazionale e sull'immagine del Maestro Burri (nel tondo) scaturite dalla vicenda». Rilancia il caso anche Luciano Neri (esponente del Pd e coordinatore del Forum ‘Solo con la Cultura si Mangia'): «E' necessario sapere se ci sono state transazioni e interessi impropri tra parenti all'interno della Fondazione, se esponenti di associazioni riservate hanno avuto un ruolo, e in caso affermativo verificare di quale natura. Ci vuole l'attivazione immediata - scrive - di una commissione di indagine istituzionale che acquisisca tutto il materiale conoscitivo, dai bilanci alle transazioni, dagli atti amministrativi alle vendite. E altrettanto essenziale è attivare un'analoga indagine da parte della magistratura ordinaria». Neri rivolge un appello finale a Calvesi: «Grazie, ma ora continui a collaborare ed a parlare, ci aiuti a capire...».
Cris.
notizie tratte da La Nazione