Fabio Patti
Sansepolcro
I FONDATORI storici della Vivi Altotevere c'erano tutti nella sala consiliare di Palazzo delle Laudi salutata da un nutrito gruppo di storici sostenitori bianconeri. «Siamo finalmente arrivati al via - ha detto il presidente Fabrizio Innocenti - ora siamo più rilassati, ma abbiamo passato dei momenti delicati, difficili, superando, con grande impegno, una parentesi emblematica. Abbiamo vissuto due mesi dove abbiamo lavorato sodo avendo, al tempo stesso, il dispiacere per quanto era successo al Sansepolcro calcio, ma consapevoli che dovevamo rimboccarci le maniche per far sì che questo sport non finisse nella nostra città». Gli fa eco il vice presidente Marco Piccini: «Ci aspettiamo che Sansepolcro porti avanti assieme a noi questo progetto perché la Vivi Altotevere è la squadra di una città forse rimasta, sino ad oggi, un po' assente».
ANCHE l'amministrazione comunale ha garantito la sua parte in questa nuova avventura, ha sottolineato la nuova dirigenza, infatti ci sarà l'impegno di sistemare nel migliore dei modi lo Stadio Buitoni, autentico «catino» del tifo bianconero.
«C'è bisogno dell'aiuto di tutti - ha ribadito Innocenti - perché questa è la squadra di una città». Rosa in allestimento, manca una punta presidente. Essoussi e Zuppardo? «Magari - ribadisce Innocenti - purtroppo ho saputo che Zuppardo si è accordato nuovamente con la Pianese, ci pensate che coppia d'attacco sarebbe stata? Comunque con Essoussi ci incontreremo a breve, anche se qualche colloquio c'è stato, per cui sono fiducioso».
Tutta la squadra, a parte Cuccolini e Becci, che per motivi di lavoro dovranno lasciare, ha confermato di restare...
«Sì, questo ci ha fatto grande piacere, i ragazzi hanno capito il nostro impegno e quanto stavamo portando avanti. Ho apprezzato moltissimo Chiasserini, il nostro capitano, che ha rinunciato a proposte anche di categoria superiore per restare in bianconero. Ecco, questo è lo spirito che regna nella Vivi Altotevere». Tra il pubblico anche Davide Mezzanotti, per la terza volta sulla panchina bianconera.
«E' con gioia ed orgoglio - dice - che ho accettato di tornare a guidare i bianconeri. In un ambiente genuino, formato da amici che sono riusciti a creare una vera e propria alchimia tra giocatori, dirigenti e sostenitori».
notizie tratte da La Nazione