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Cronaca Sindaco e vice replicano alle critiche. E' un recupero nel contratto di quartiere

Ex Fat, abbiamo dimezzato il cemento

«CHI OGGI critica il progetto di recupero dell'ex Fat, forse non ricorda che originariamente in quell'area sarebbero dovuti sorgere, al posto dei capannoni (che erano di 45 mila metri cubi), 25 mila metri cubi di costruito, da questa amministrazione abbattuti di circa la metà fino a giungere ai 13 mila e 800 del progetto definitivo». Non ci sta il sindaco Luciano Bacchetta e ribatte a tutte le polemiche che in questi giorni hanno nuovamente travolto, da più parti, il progetto di recupero dell'area Ex Fat. Lo fa in una nota condivisa col vicesindaco Michele Bettarelli nella quale si legge che «il progetto ex Fat non è autonomo, ma interno al Contratto di quartiere, una partita da 6 milioni di euro, che pubblico e privato hanno giocato in vista di una riqualificazione complessiva dei rioni Prato e Mattonata».
IL COMUNE spiega inoltre che «giunta e consiglio hanno preso atto di un progetto, già approvato da Soprintendenza, Regione, Ministero e si sono impegnati a migliorare la proposta, accogliendo le sollecitazioni dei cittadini, per renderla omogenea alle caratteristiche della zona di alto pregio in cui dovrà sorgere». Il riferimento è all'abbassamento della volumetria rispetto a quella iniziale: «Il nuovo progetto - spiegano ancora Bacchetta e Bettarelli -_ si cala in modo più naturale nel quartiere, riproducendone il tessuto urbanistico, valorizza e porta in evidenza quanto di monumentale è nel frattempo emerso dal cantiere: il sito archeologico da un lato e la facciata, ora non visibile né accessibile, di Santa Maria della Carità dall'altro». Le modifiche apportate al progetto, in accordo con proprietà, enti ed istituzioni preposte, sono sostanziali e recepiscono le istanze di equilibrio e valorizzazione emerse nel tempo».
C'È DI PIÙ. A chi ora grida allo scandalo (con prese di posizione politiche, lettere e gruppi di protesta su Facebook) il Comune risponde così: «La soluzione individuata, che abbatte di circa la metà, (da 25 mila a 13 mila 800 i metri cubi) la struttura privata, è stata approvata dal consiglio comunale nella seduta del giugno 2012 con un'ampia maggioranza, 20 voti favorevoli ed un'astensione, segno evidente che il margine di revisione compatibile con l'interesse del privato era stato perseguito fino in fondo e raggiunto. Ai critici in buona fede - concludono sindaco e vicesindaco -_ chiediamo di valutare la situazione anche alla luce dei molteplici interventi previsti dal Contratto di quartiere, che non significa solo ex-Fat ma anche Piazza dell'Archeologia e sito archeologico, parcheggi e strutture di fruizione collettiva in un'area che vorremmo ricca di storia, ma anche di persone e di giovani famiglie».
Cris.
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 10-09-2014 da wineuropa

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