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Cronaca Dopo 40 anni chiudono i Panifici Riuniti Licenziati sedici operai e due impiegati

SANSEPOLCRO ALTRO DURO COLPO PER L'ECONOMIA DEL TERRITORIO

di MASSIMO BENIGNI 
UN ALTRO DURO colpo per l'occupazione nella Valtiberina toscana arriva con la chiusura dello storico stabilimento dei Panifici Riuniti con sede nella zona industriale di Sansepolcro: dopo 40 anni di attività l'azienda ha deciso di chiudere i battenti. I 18 dipendenti, di cui 16 operai e 2 impiegati, hanno già ricevuto la lettera di licenziamento e lunedì per loro sarà l'ultimo giorno di lavoro; intanto ieri si è tenuto un incontro tra sindacati e proprietà: «Purtroppo la situazione è peggiorata negli ultimi anni - afferma Patrizio Giorni della Cisl, responsabile del settore agroalimentare - ci sono dei rilevanti problemi finanziari, inoltre i dipendenti non riscuotono lo stipendio da sei mesi. Si aprirà una vertenza anche legale per recuperare il credito».
Una chiusura annunciata? «L'azienda aveva un fatturato di un milione e mezzo di euro fino a qualche anno fa, poi sceso a un milione già nel 2013, questo per problemi di gestione. Si tratta di una delle aziende storiche della vallata, conosciuta anche nella vicina Romagna, fino a maggio infatti riforniva di pane toscano i forni e i ristoranti della costa, ora purtroppo invece i dipendenti sono rimasti senza lavoro».
Possibilità di riapertura?
«Al momento è così, non credo che siano tante le strade da percorrere in questa situazione». Che era un autunno caldo sul fronte occupazionale per la vallata era facile prevederlo, considerando anche la situazione di Cose di Lana e della camiceria Milena, altre aziende storiche di abbigliamento della città pierfrancescana. Nell'azienda di maglieria fondata dalla famiglia Conti nel 1947, 168 lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria fino al 9 luglio 2015, con la Provincia che ha attivato lo sportello anticrisi. Una vertenza difficile, lunga, sindacati e proprietà si troveranno nuovamente davanti nei prossimi giorni: «Stiamo procedendo, andiamo avanti - afferma Renzo Conti - le cose migliorano, si tratta di mettere al posto la situazione sindacalmente; abbiamo disegnato un piano industriale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo imposti».
Il mercato interno sempre in sofferenza?
«E' più inchiodato che mai, poi anche dal punto di vista climatico non è stato un anno eccellente, quello che preoccupa maggiormente sono i mercati europei, con la Francia messa male, la Germania che rallenta il passo e la Russia che ha svalutato il rublo del 20%.
Occorre guadagnare soltanto un pò di tempo, poi abbiamo sicuramente il prodotto giusto, le maglie le sappiamo fare. Sto lavorando alacremente insieme ai miei collaboratori». Per quanto riguarda invece la Milena, c' è in essere un concordato in continuità.
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 27-09-2014 da wineuropa

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