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Cronaca Proprietari dormono, ladri entrano in casa: rubati oro e soldi

SANSEPOLCRO NEI GIORNI SCORSI IN ZONE PERIFERICHE DUE FURTI. PORTATI VIA MONILI E DENARO PER CIRCA 1500 EURO

DOPO UN PERIODO di calma in Valtiberina sono tornati in azione i ladri di appartamento, che proprio nei giorni scorsi hanno preso di mira alcune zone periferiche. I malviventi hanno messo a segno due colpi in altrettanti abitazioni alla Basilica e a Montedoglio, portando via oggetti in oro e denaro contante. La tecnica per entrare all'interno delle abitazioni è stato il classico foro praticato nella finestra per fare scattare la serratura. I malviventi hanno colpito nella notte tra mercoledì e giovedì, incuranti del fatto che all'interno delle abitazioni c'erano addirittura i proprietari che stavano dormendo che non si sono accorti di nulla, soltanto la mattina dopo hanno capito che qualcuno era entrato in casa e all'appello mancavano oggetti in oro e soldi: in un appartamento il colpo ha fruttato ai ladri 1.000 euro, nell'altra abitazione poco più di 500 euro. Sui furti ora sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Tenenza di Sansepolcro per riuscire a individuare gli autori dei colpi. L'ipotesi più accreditata che si tratti di una banda composta da persone che conoscono abbastanza bene il territorio e forse anche le abitudini dei residenti; la località di Montedoglio è composta da poche abitazione e si trova nell'area di confine con il Comune di Pieve Santo Stefano, mentre la Basilica è ubicata dalla parte opposta e ci sono alcune case sparse. Non sono da escludere altri tentativi di furti nella stessa notte. I carabinieri non hanno mai abbassato la guardia e continuano a monitorare il territorio con controlli giornalieri, una presenza continua quella dei militari della Benemerita in tutta la vallata, con particolare riferimento alla superstrada E45, la via di grande comunicazione in grado di collegare nord e sud Italia in brevissimo tempo. Nei giorni scorsi i carabinieri biturgensi avevano ricevuto anche diverse segnalazioni per quanto riguarda clonazioni di carte di credito, in particolare prepagate emesse dalle Poste.
Sono stati proprio alcuni utenti a segnalare il caso ai militari quando si sono accorti di strani movimenti sul proprio conto. Una truffa messa in atto attraverso uno strumento denominato skimmer, un dispositivo elettronico capace di leggere e immagazzinare su una memoria i dati della banda magnetica della carta di credito. Una volta clonata i truffatori riescono a effettuare dei prelievi a insaputa del titolare del conto. Tuttavia la costante presenza dei carabinieri sul territorio limita sicuramente anche questo genere di truffe.
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 13-10-2014 da wineuropa

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