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Cronaca Oltre 350 studenti delle superiori coinvolti nel progetto per la sicurezza al volante

Tutti a lezione di educazione stradale

- CITTA' DI CASTELLO -
C'È ANCHE chi ha voluto raccontare il proprio incidente o chi ha descritto quello avvenuto mentre era in auto insieme a un amico. Non hanno avuto nessun timore a parlare di cosa li preoccupa quando sono su un motorino o al volante di un'auto. E proprio per educare gli oltre 350 alunni, e futuri neo patentati, alla guida sicura che gli agenti della polizia stradale per un giorno si sono «trasformati» in insegnanti, dispensando consigli sulla prevenzione degli incidenti e sul contrasto di sostanze psicoattive. E' proprio questo l' obiettivo dell'iniziativa «Guida la vita», un progetto, realizzato da diversi enti fra cui la Regione, rivolto alle scuole superiori di sette città della regione, che ieri ha preso il via proprio dall'Altotevere, con una prima lezione all'istituto «Cavallotti».
DAVANTI agli studenti l'ispettore capo Paolo Ferri, dirigente del distaccamento della polizia stradale tifernate, con la dottoressa Cinzia Rogo, psicologa che collabora con El. Ba., hanno parlato sul giusto atteggiamento da tenere mentre si è al volante. «Cerchiamo di creare la cultura della sicurezza stradale - ha spiegato Ferri - fra i ragazzi più giovani. Devono capire che prendere la patente è avere una responsabilità in più». L'ispettore superiore ha puntato l'attenzione degli studenti delle quarte classi sopratutto verso uno stile di guida attento e prudente, portando esempi concreti, attraverso anche fotografie di gravi incidenti. «Parliamo con voi - ha aggiunto l'ispettore capo - perché è un investimento per il futuro». Dopo la visione di una piccola clip, realizzata dagli alunni delle superiori di Gubbio su un incidente stradale e le cause, i ragazzi hanno raccontato le loro esperienze.
«DAL MOMENTO del mio incidente - ha detto un ragazzo - non mi sento più tanto sicuro alla guida». E proprio su questo punto la dottoressa, con un piccolo test, ha chiesto agli studenti di valutare prima le proprie abilità e la loro prudenza e poi quella degli altri. «In auto - ha aggiunto - dobbiamo affrontare tutte le situazioni con prudenza, perchè se abbiamo uno stile di guida attento noi, lo avranno anche gli altri».
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 22-10-2014 da wineuropa

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