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Cronaca SANSEPOLCRO: LE FIAMME GIALLE HANNO DENUNCIATO TRE PERSONE E IDENTIFICATO UN LAVORATORE IN NERO. I PARTICOLARI DEL BLITZ

Deposito di amianto non autorizzato: maxi-sequestro della Finanza

MANUFATTI in cemento e amianto, un vero e proprio deposito non autorizzato è stato scoperto dalle Fiamme Gialle della Brigata di Sansepolcro. L'operazione della Guardia di Finanza è scattata nei giorni scorsi; oltre alla scoperta del materiale altamente inquinante per la salute delle persone e dell'ambiente, i militari hanno denunciato tre persone e identificato un lavoratore in nero. Tutto è partito da un controllo del cantiere edile, dove la società controllata, che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione, aveva abbandonato all'aperto numerosi pannelli di eternit, dal peso complessivo di oltre una tonnellata, che erano stati rimossi dal tetto del capannone dove erano in corso dei lavori. L'impresa non essendo iscritta all'albo dei gestori ambientali, non aveva le necessarie autorizzazioni e competenze per la lavorazione, stoccaggio e bonifica dei rifiuti speciali pericolosi come i manufatti contenenti amianto, inoltre non erano state adottate in cantiere le speciali prescrizioni sul trattamento, formazione del personale e tutte le indicazioni imposte dalla legge in materia. Per i due soci dell'impresa e per un lavoratore, che aveva maneggiato i pericolosi materiali senza alcuna protezione, è scattata la denuncia a piede libero all'autorità giudiziaria per il reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e un ammenda da 2.600 a 26 mila euro. GLI ULTERIORI accertamenti condotti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Arezzo ed eseguiti in sinergia con funzionari dell'Usl, hanno portato alla contestazione di ulteriori violazioni penali per quanto riguarda la società committente dei lavori e per l'impresa esecutrice, estinte con il pagamento di sanzioni amministrative. In relazione invece alla circostanza dell'impiego di manodopera in nero, sempre alla società appaltatrice dei lavori, è stata contestata la cosiddetta maxi sanzione che attualmente prevede una multa da 1.950 a 15.600 euro per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di 195 euro per ciascuna giornata di lavoro effettiva. m.b.

Notizie tratte da "La Nazione"

Inserita il : 25-11-2014 da wineuropa

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