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Attualità Sansepolcro: alloggio protetto per disabili nella storica struttura

Investimento da un milione e mezzo per l'ex convento di Santa Marta

Di MASSIMO BENIGNI

I LAVORI sono stati in parte finanziati dalla Regione Toscana per un importo di oltre 700mila euro del contratto di quartiere a fronte di un investimento complessivo di circa 1 milione e 400 mila euro, oltre a un contributo di 40 mila euro da parte della Conferenza dei sindaci della Valtiberina per realizzare a Santa Marta un alloggio protetto per disabili. Proprio nei giorni scorsi Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessore al welfare, ha incontrato il sindaco Daniela Frullani, il direttore della Asl 8 Enrico Desideri, il vicesindaco Andrea Laurenzi, Laura Tricca e Paolo Carbonaro della cooperativa Sociale San Lorenzo. Incontro avvenuto nell'ex convento di Santa Marta a Porta Romana proprio per verificare la possibilità di realizzare un alloggio protetto per disabili ma non solo. La struttura biturgense è pronta dal 2011 ma i finanziamenti per l'avvio e il mantenimento del progetto denominato «Dopo di noi», cioè una casa di accoglienza per disabili gravi, in questo periodo di crisi, non ci sono. Ciò nonostante una modifica legislativa introdotta di recente dalla Regione Toscana ha aperto una possibilità concreta per l'apertura della struttura che potrebbe offrire una risposta alle famiglie dei disabili, offrendo un servizio con lo scopo di conservare un alto livello di autonomia degli ospiti e della loro qualità di vita. Il piano allo studio infatti risponde alla delibera della Regione che prevede alle zone distretto (in questo caso Valtiberina) la possibilità di sperimentare progetti innovativi per soluzioni residenziali di vita autonoma per soggetti disabili in età adulta. «IL CAMBIAMENTO legislativo introdotto in Toscana afferma il sindaco Frullani rappresenta una speranza forte affinché questa struttura possa essere finalmente aperta. Avrebbe dovuto esserlo da tempo ma purtroppo le risorse per il progetto originario in questo periodo non sono disponibili. Questa novità giuridica ci permette di pensare a una struttura più flessibile, dedicata sempre ai disabili con un'assistenza più leggera rispetto all'iniziale progetto. Sarebbe davvero importante arrivare ad inaugurarla dal momento che abbiamo diverse richieste in questo senso». L'ex convento di Santa Marta è stato finito di ristrutturare come casa di accoglienza per disabili nel 2011 dalla cooperativa sociale San Lorenzo, un progetto che si presenta fortemente innovativo rispetto alle soluzioni residenziali previste dall'attuale normativa in quanto le attività sono pensate e attuate in un'ottica di alloggio protetto per le autonomie, piuttosto che a carattere prevalentemente assistenziale. Al complesso sono annessi tre mini appartamenti completamenti indipendenti che potrebbero diventare la soluzione abitativa futura per alcuni ospiti, dopo un periodo di educazione all'autonomia svolto in comunità. Oltre a questo è allo studio anche una forma di accoglienza nelle ore diurne con laboratori e attività di socializzazione.

Notizie tratte da "La Nazione"

Inserita il : 25-11-2014 da wineuropa

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