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Cronaca Umbertide, rinviato a giudizio il responsabile dello sportello unico per l'edilizia del Comune

Il castello dell'abuso, funzionario a processo

UMBERTIDE
ABUSO D'UFFICIO per consentito ad un privato, per omessa vigilanza, di realizzare lavori abusivi. E, addirittura in un castello. E' la vicenda complessa sbarcata davanti al giudice del tribunale di Perugia, Lidia Brutti che ha rinviato a giudizio il responsabile dello Sportello Unico per l'Edilizia del Comune di Umbertide.Una pronuncia innovativa che mette all'angolo enti e funzionari che possono essere chiamati sia sotto il profilo penale che civile se non demoliscono gli abusi commessi. IN PARTICOLARE l'imputato, è scritto nel capo di imputazione, «omettendo di predisporre idonea vigilanza e, di conseguenza, l'adozione di provvedimenti sospensivi e demolitori aventi ad oggetto le opere abusive fatte eseguire da B.P. all'interno del complesso denominato Castello di Poggiomanente' in assenza di permesso di costruire, procurava a B.P. un ingiusto vantaggio, costituito dalla realizzazione degli interventi edilizi ed un danno ingiusto a R.R. proprietario di parte del Castelo ed al confinante C.G. i quali avevano segnalato più volte è scritto ancora nel capo di imputazione al geometra gli abusi e la falsa rappresentazione dello stato dei luoghi a corredo della richiesta di restauro conservativo falsità della quale il geometra non poteva non essere a conoscenza atteso che fino al 2002 il Comune risultava proprietario diparte dell'immobile». E' stato uno dei «vicini di casa» e il comproprietario a sollevare il caso. E, dopo anni di battaglia, il confinante, che si è visto danneggiare il suo lavoro di agricoltore e allevatore, si è costituito parte civile sia nel procedimento nei confronti della confinante che, ora, di quello del dirigente comunale, assistito dall'avvocato Giuseppe Caforio. L'imputato era difeso dall'avvocato Giancarlo Viti. Al centro della diatriba giudiziaria e di una violenta guerra di vicinato il Castello di Poggiomanente, un maniero Longobardo costruito verso l'anno 1200 su cui, secondo il vicino, sarebbero stati realizzati devastanti lavori abusivi. Dai primi anni 2000 solo nel 2010 viene fatta eseguire l'ispezione al Castello solo quando il Comune di Umbertide venne citato civilmente per omessa vigilanza con richiesta di risarcimento danni per 13 milioni di euro. Il geometra si era difeso sostenendo di aver adottato tutti i provvedimenti del caso quando erano venuti a sua conoscenza ma il gip ha ritenuto che sarà un processo a stabilire se ci fu abuso d'ufficio.

Notizie tratte da "La Nazione"

 

Inserita il : 19-12-2014 da wineuropa

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