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Cronaca Gatticchi, addio al giudice popolare del processo Andreotti

Oggi i Funerali Non solo l'impegno nel calcio nel passato dell'ex capitano Tifernate

CITTA' DI CASTELLO
NON E' STATO solo un personaggio sportivo Gilberto Gatticchi, il settantasettenne capitano del Città di Castello dei miracoli scomparso l'altro ieri. «Il Micio» (così era conosciuto in vallata) lo si ricorda anche perchè, nel lontano 1999, fece parte come giudice popolare di uno dei processi che hanno fatto la storia d'Italia; quello in Corte di Assise di Perugia a carico di Giulio Andreotti che fu poi assolto. Un impegno, quello di Gatticchi, che non si è limitato solo alla sua grande passione, il calcio: prima come giocatore (con oltre 500 presenze in maglia biancorossa), poi da allenatore del Città di Castello soprattutto per quanto riguarda le squadre giovanili. Alla fine degli anni '90, dunque, la «chiamata» del tribunale per un ruolo particolarmente delicato che Gilberto aveva svolto con passione e serietà. Alla notizia della scomparsa di «Micio», a partire dai suoi ex compagni di squadra, c'è stata una processione di amici e conoscenti nell'abitazione di La Tina. Da dove oggi, dalle 14, il feretro verrà portato a spalla dalle persone da sempre più vicine a Gatticchi fino alla vicina chiesa di Santa Veronica dove alle 14,30 avrà luogo il funerale. Messaggi di cordoglio sono arrivati da ogni parte; non poteva certo mancare quello del «suo» Città di Castello che oggi sarà presente alle esequie con una propria rappresentanza.
Fabrizio Paladino
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 27-01-2015 da wineuropa

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