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Cronaca In classe riceveva le telefonate per i traffici. La mamma preoccupata: 'I soldi li trova'

Droga tra i giovani: 'Aspetta... esco da scuola'

PERUGIA LA MATTINA a scuola. Cellulare acceso, pronto a ricevere le prenotazioni per la roba'. E poi via a rifornire compagni ed amici. A piazzare anche la coca del padre («babbo passa un attimo al bocciodromo pu arve a letto»). E' uno spaccato di una Città di Castello stretto nella morsa della droga spacciata dai giovanissimi quella che emerge dalle carte dell'inchiesta della polizia che ha coinvolto una decina di persone tra carcere, domiciliari e obblighi di dimora. TUTTO ruota attorno a due personaggi chiave, Valentino Ludovici, vent'anni appena, originario di Sansepolcro ma residente a Pistrino (che avrebbe reclutato anche giovani collaboratori' per lo spaccio al dettaglio) e del padre, Paolo che, secondo la ricostruzione degli investigatori coordinati dal pm Gemma Miliani consegnava al figlio la cocaina da spacciare. Il 30 aprile del 2013 nei giorni frenetici dell'indagine la polizia intercetta Valentino, all'epoca 18enne, dopo aver fermato alcuni assuntori con hashish e marijuana che gli hanno fatto il nome del ragazzo. Un conoscente lo contatta sul telefono alle 13.11: M. pronto! Valentino: chi è? M.: Oh! so il fio..! Valentino: chi? M.: amico del pancio, gio a scuola con lu, ntarcordi? Valentino: boh! insomma dimme' M.: ndu se'? Valentino: a scola!! M.: a scola ancora, a che ora stacchi? Valentino: Ah! verso l'una e mezzo? M.: io so tipo in piazza. Valentino: Aspetteme la e viemme a salute' tu, io a te nte conosco! Secondo gli investigatori è il gancio per acquistare stupefacente visto che i due praticamente non si conoscono. Ma che il giro ruotasse anche attorno alle aule scolastiche emerge anche da altre conversazioni agli atti. Come quella in cui, un altro giovanissimo che «dice a Ludovici che la mattina successiva si dovrà incontrare a scuola con C. il quale gli comunicherà la quantità di stupefacente che hanno intenzione di acquistare (« Fatte vede dal c.. a scuola che ti anticipa il tutto»). Un altro aspetto inquietante è la presunta complicità del padre e la consapevolezza che Valentino trova i soldi altrove'. Ne parla con la madre del ragazzo lamentando che non va a scuola e spronandola a non dargli più un soldo. La donna ribatte che «li trova altrove». E il padre spiega «d'ora in avanti non le trova che gni hanno arrestato tutti quì intorno, non te preoccupè!!.. e arrestino anche a lui, va tranquilla». Eri.P.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 25-03-2015 da wineuropa

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