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Cronaca Alcuni hanno scelto di non rispondere, altri hanno presentato delle memorie

Ragazzi in erba, gli arrestati davanti al gip

CITTA' DI CASTELLO

ALCUNI si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, altri invece hanno presentato le loro memorie in relazione all'indagine «Ragazzi in erba» che nei giorni scorsi ha portato la polizia a smantellare un'organizzazione di giovanissimi dedita allo spaccio di droga. Alcuni di loro hanno inoltre risposto alle domande poste dal giudice per chiarire il loro ruolo nella vicenda. E' accaduto ieri a Perugia dove si sono svolti fino al pomeriggio gli interrogatori delle sei persone che dal 23 marzo sono ai domiciliari; venerdì scorso erano stati ascoltati i due finiti in carcere a Capanne e sempre la scorsa settimana anche gli altri due giovani con l'obbligo di dimora. TUTTI, anche se con diverse accezioni, hanno richiesto al giudice tramite i legali difensori, l'applicazione delle misure cautelari alternative al carcere o ai domiciliari mentre nel caso di quelle più leggere' la possibilità per i ragazzi di poter tornare a lavorare così da poter mantenere la loro occupazione. Il giudice per le indagini preliminari Alberto Avenoso ha ascoltato tutti i giovanissimi finiti nei guai (appena ventenni) ed anche l'unico cinquantunenne coi domiciliari, che è il papà di uno dei due ristretti a Capanne. Di fronte alle richieste degli avvocati di applicare misure alternative alla detenzione in carcere o ai domiciliari, il giudice si è riservato qualche giorno affinché possa valutare se permangono le esigenze cautelari. Con l'operazione «Ragazzi in erba» (nella foto) la polizia ha smantellato un'organizzazione che spacciava droga, (erba, fumo e cocaina ed altro) negli istituti superiori dell'Altotevere. Nella mega indagine della polizia durata un anno è stato coinvolto l'intero Altotevere: Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pistrino, Sansepolcro e Monterchi sono stai i centri dove il commissariato ha eseguito le ordinanze e 14 perquisizioni. Da lunedì scorso, giorno del blitz, e per tutta la settimana in Commissariato sono stati ascoltati altri studenti delle scuole per circostanziare ancora l'attività di spaccio.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 31-03-2015 da wineuropa

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