E' STATO ritrovato senza vita dai familiari, ancora immerso nelle acque del Tevere. E' giallo sulla tragica scoperta avvenuta ieri all'ora di pranzo, quando il fiume ha restituito il corpo di U.B. (settantenne pensionato residente a Cerbara di Città di Castello) a due passi dal percorso verde, vicino alla provinciale 100, la strada che unisce Selci e Pistrino.
A LANCIARE l'allarme sono stati i familiari che lo cercavano da martedì sera, quando l'uomo non era rientrato a casa. I figli, insieme ai parenti, lo hanno cercato tutta la notte fino a quando, a duecento metri circa dal ponte, hanno visto il corpo nell'acqua. I vigili del fuoco tifernati hanno estratto il settantenne dal fiume, insieme a un equipaggio del 118. Ai sanitari non c'è stato altro che constatarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri delle stazioni di Città di Castello, San Giustino e Citerna, insieme ai militari del Norm: coordinati dal luogotenente Fabrizio Capalti hanno cercato di ricostruire gli ultimi minuti di vita del pensionato.
DOPO aver avvisato il magistrato di turno, sul luogo del ritrovamento è arrivato anche il medico legale, che ha effettuato le prime verifiche sul corpo. Resta da chiarire, se il decesso sia dovuto a un atto volontario, o se l'uomo sia stata colpito da un malore e poi sia caduto in acqua, perdendo la vita. Secondo gli inquirenti il tifernate non aveva problemi, né patologie particolari: sarà l'autopsia disposta dal pm a chiarire il mistero.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it