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di CLAUDIO ROSELLI - PAGARE LE TASSE con il lavoro e nel contempo riqualificare aree degradate. Di baratto amministrativo si parla ora anche a Sansepolcro. O meglio, se ne parlera' mercoledi' prossimo nel corso della seduta consiliare convocata per le 20.30 a palazzo delle Laudi, che fra i punti in scaletta ha anche l'ordine del giorno presentato sull'argomento. Una proposta partita dal gruppo di opposizione dei Democratici per Cambiare, con il consigliere Lorenzo Moretti e fatta propria anche da "La Sinistra" con Danilo Bianchi e Gabriele Marconcini. Come noto, il baratto amministrativo - gia' effettivo in altri Comuni - e' lo strumento introdotto dal decreto "Sblocca Italia", che da' la possibilita' a chi fa fatica nel saldare i propri debiti con il fisco di rendersi disponibile verso il Comune di residenza per l'esecuzione di lavori socialmente utili e in questo caso la "moneta" e' costituita dalle ore di occupazione prestate, anche per realizzare progetti di pubblica utilita' ideati dagli stessi cittadini. 

Una manovra alternativa suggerita dall'attuale situazione di crisi economica, che pero' puo' avere una duplice utilita', considerando lo stato di abbandono e incuria nel quale versano alcune zone del territorio comunale, in particolare quelle periferiche. "La proposta deve poggiare su basi solide e occorre una forte volonta' politica - dicono Moretti e Marconcini - perche', se applicato con le giuste modalita', il baratto amministrativo puo' produrre importanti risultati. Sara' pertanto cura nostra l'esatta illustrazione del tema durante lo svolgimento del consiglio, ricordando che e' interesse del Comune quello di privilegiare sia una maggiore e piu' equa distribuzione delle risorse, sia una migliore armonizzazione fra centro e periferia; che per diversi cittadini sarebbe vantaggioso contribuire con il proprio lavoro (alla luce anche di un livello di disoccupazione definito "allarmante" in citta') e che in questo modo potrebbero essere recuperate determinate risorse altrimenti difficoltose da incassare". 

C'e' anche un risvolto particolare che per i due giovani consiglieri comunali non deve essere assolutamente sottovalutato: "E' chiaro che mettendo in pratica il provvedimento, trattandosi di lavori da eseguire in luoghi aperti al pubblico, le persone "morose" correrebbero il rischio di essere facilmente individuate e quindi sentirsi in uno stato di comprensibile imbarazzo, a scapito di una discrezione che deve essere comunque salvaguardata ma che - cosi' facendo - potrebbe venire meno. Sara' di conseguenza importante operare assieme per limare quei difetti o quegli ostacoli che rischiano di rendere impraticabile il meccanismo del baratto amministrativo"

Notizie tratte da La Nazione