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L'Iperspazio di Attilio Pierelli. Ecco la nuova casa a Villa Graziani

dI CRISTINA CRISCI


VENTI OPERE dell'artista Attilio Pierelli, celebre per aver dato forma all'«Iperspazio» con una visione antesignana che ha legato scultura e scienza, hanno trovato nuova casa a San Giustino, nelle sale di villa Graziani a Celalba. E proprio qui giovedì sera alle 18 si è tagliato il nastro alla presenza, tra gli altri, dei familiari e del vicepresidente della Commissione europea David Sassoli. La collezione Pierelli è stata messa a disposizione dalla famiglia dopo che ne ha stabilito il ‘trasferimento' dalla sede di Bomarzo (Viterbo) dove lo stesso artista (nato nel 1925 ad Ancona e deceduto nel 2013 a Roma) ne aveva previsto la sistemazione.
LE VENTI opere - dalle piastre inox, ai nodi, ai cubi con cui Pierelli negli anni ha dialogato con l'iperspazio - sono state esposte parte nel grande giardino esterno e altre dislocate nelle stanze interne. Il sindaco Paolo Fratini ha fatto gli onori di casa con l'assessore Milena Ganganelli Crispoltoni e l'assessore regionale alle politiche culturali Fernanda Cecchini, mentre a guidare i visitatori nel primo tour tra le opere è stato il critico d'arte Andrea Baffoni. «‘Iperspazio' di Attilio Pierelli è una mostra permanente d'arte che questo comune ha il privilegio di ospitare grazie alla famiglia Pierelli che ci ha dato la possibilità di aprire una finestra sul mondo dell'arte contemporanea che, nel connubio con Villa Graziani, offre un'opportunità culturale unica», ha esordito il sindaco. «In un giorno di grandi affermazioni scientifiche - ha detto Sassoli riferendosi alla conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali - stiamo dando casa a un artista che ha guardato il mondo con occhi diversi, in una dimensione di spazio inedita per il suo tempo. Inizia così una nuova sfida per le istituzioni locali chiamate a mettere a frutto questa bellezza creando reti di promozione culturale, circuiti turistici e scolastici che avvicinino soprattutto i giovani all'arte».
L'ASSESSORE Cecchini ha sottolineato l'attenzione «delle istituzioni nel rendere fruibile una struttura storica di fascino indiscusso inserita nei luoghi di Piero della Francesca, Signorelli, Raffaello e Burri». La cerimonia è poi proseguita con la visita alla collezione guidata dallo storico dell'arte Baffoni che ha presentato le opere introducendo i presenti nell'affascinante dimensione dell'iperspazio.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-02-2016 da wineuropa

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