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LA DIGA di Montedoglio protagonista della Settimana della Bonifica promossa dal Consorzio 2 Alto Valdarno, anche se - contrariamente a quanto era stato comunicato appena qualche giorno fa - i tempi per la risistemazione dei tre conci crollati il 29 dicembre 2010 sembrano più lunghi del previsto. «Non possiamo indicare adesso una data di inizio - ha dichiarato il dottor Renzo Boretti, presidente di Ente Acque Umbre Toscane - perché non dipende soltanto da noi, ma anche dalle procedure in atto per l'esecuzione dell'intervento. Siamo in fase di progetto esecutivo, stando a quanto riferito dalla Direzione Dighe e contiamo a strettissimo giro di tempo di poterlo completare, dopodichè vi saranno altre procedure di legge che dipendono da una pluralità di soggetti. Il progetto che abbiamo presentato su preciso incarico è tornato da noi con delle prescrizioni che stiamo eseguendo, poi arriverà di nuovo al Ministero delle Infrastrutture, che si prenderà i suoi tempi per l'approvazione e ci dirà cosa dovremo fare. Non è da escludere che potrebbe essere anche il nostro ente - precisa il dottor Boretti - a ricevere l'incarico di fare l'appalto per questi lavori e quindi i tempi di realizzazione dipenderanno da procedure che non saranno scelte solo da noi». In queste condizioni, cosa garantisce Montedoglio?

«LA SODDISFAZIONE dei bisogni di Alta Valle del Tevere tosco-umbra e Valdichiana, quindi è in grado di fornire acqua ai soggetti esistenti, ma è chiaro che l'opera dovrà essere ripristinata e messa in sicurezza per tornare alla portata massima dei 150 milioni di metri cubi di acqua». La mattinata di ieri, articolata su diverse tappe di visita da Valsavignone fino all'invaso, ha avuto anche un risvolto didattico, oltre che tecnico-operativo, con la presenza a Sansepolcro degli studenti della classe IV dell'istituto professionale «Alberto Maria Camaiti» di Pieve Santo Stefano, mentre Daniela Frullani - nella sua veste di presidente dell'Unione dei Comuni - ha parlato di Montedoglio come di una risorsa fondamentale anche per l'agricoltura e, in un futuro sempre più imminente, per il turismo ambientale legato a questo lago.
Claudio Roselli
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it