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Sport Week-end molto atteso in Valtiberina per gli appassionati di automobilismo per un evento importante

Rombano i motori, c'e' la Pieve-Spino

Claudio Roselli
CHE SIANO auto moderne oppure storiche, poco conta: quando si tratta dello Spino, sono tutti d'accordo e nessuno resiste alla tentazione di misurarsi in un tracciato - peraltro anche all'avanguardia in tema di sicurezza - che il compianto «Riccardone», pseudonimo di Carlo Benelli, aveva definito come una sorta di «autodromo in salita». Dunque, ci siamo di nuovo. A Pieve Santo Stefano è scoccata per la 44esima volta l'ora della cronoscalata (per la storica è la 7° edizione) e dei tre giorni che gli appassionati - ma il paese per primo - attendono da sempre per vedere in azione le auto sui tornanti della strada 208. Invertendo l'ordine dei fattori (in questo caso delle vetture), il prodotto non cambia: 190 i piloti al via. L'unica differenza, sostanziale sul piano tecnico ma non certo su quello agonistico e spettacolare, è che se fino allo scorso anno erano le 40-50 storiche a inaugurare la gara per poi lasciare spazio alle moderne, impegnate nella prova tricolore, stavolta si parte con le 35 moderne che sono al seguito delle 155 storiche, suddivise nei raggruppamenti in base alle epoche di appartenenza. Il taglio «vintage» ha insomma dato piena ragione alla Pro Spino Team, che dal 2002 ha ripreso in mano l'organizzazione della competizione; da allora, non vi sono più state interruzioni; anzi, ben presto la cronoscalata ha riconquistato la titolarità tricolore (Civm) e quest'anno l'ha mantenuta nella categoria delle auto storiche (Civsa). Un modo per tornare ai vecchi fasti, perché sarà una sfida fra esemplari che dominavano la scena negli anni '60, '70 e '80, anche se non più sui 12 chilometri e mezzo che dall'immediata periferia di Pieve (da dove si parte tuttora) conducono in cima al valico dello Spino: come noto, tutte le salite - a parte la Trento-Bondone e la Rieti-Terminillo - hanno ridotto i loro tracciati, inserendo una doppia percorrenza e in questo caso si è passati ai 6 chilometri esatti che fissano lo striscione del traguardo a metà del rettilineo in cui si trova il bivio per Gregnano, poco prima di Montalone.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 14-05-2016 da wineuropa

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