GRAVE incidente sul lavoro all'alba di ieri alla Proma, importante azienda specializzata nel campo dell'automotive. Un operaio italiano A.B. 45 anni, sposato e padre di due figli, è rimasto seriamente ferito da un rotolo di lamiera cadutogli su un piede. Il fatto è accaduto nel reparto stampaggio della fabbrica, durante il primo turno intorno alle 5.30. L'operaio stava manipolando il rotolo - una sorta di bobina di metallo - alta circa un metro e pesante 2 tonnellate quando questa si è rovesciata su un lato schiacciandogli un piede.
L'URLO disperato dell'uomo ha subito richiamato i colleghi di lavoro che lo hanno soccorso in attesa dell'ambulanza del 118. L'operaio, viste le gravi condizioni, è stato immediatamente trasferito al reparto di Ortopedia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stato sottoposto intorno alle 7 a un intervento chirurgico ad opera dll'equipe del dottor Auro Caraffa (primo operatore il dottor Antonello Panti) che ha provveduto all'amputazione parziale del piede sinistro (la parte anteriore). La notizia dell'incidente ha messo sottosopra la città mentre immediata si è levata la voce dei sindacati Fiom-Cgil e Fim-Cisl che nella mattinata di ieri ha diffuso una nota stigmatizzando il fatto e proclamando uno sciopero di 8 ore su ogni turno. I lavoratori hanno incrociato subito le braccia dopo un'assemblea. I sindacati riconoscono gli sforzi fatti fin qui dall'azienda, ma chiedono ancora maggior sicurezza: «Pur riconoscendo gli investimenti fatti in materia di sicurezza e ambiente di lavoro nello stabilimento di Umbertide - rimarcano Fiom-Cgil e Fim-Cisl - chiediamo una maggiore attenzione e uno sforzo ulteriore per ridurre a zero i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, puntando in particolare sulla formazione, per la cultura della sicurezza sul lavoro. Un impegno importante per impedire il ripetersi di questi incidenti».
NEL LUGLIO del 2012 alla Proma si era verificato un altro gravissimo incidente sul lavoro. Un lavoratore marocchino, Abdelkerim Hamdi, di 42 anni morì dopo essere stato colpito violentemente da un pezzo di metallo all'addome. Il poveretto era stato assunto il giorno prima dell'incidente. La sua morte provocò profonda commozione in città insieme a molte polemiche, seguite da una manifestazione in piazza Matteotti organizzata dai sindacati.
Pa.Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it