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Cronaca Operazione dei carabinieri dopo l'allerta dei cittadini

Tre giovanissimi arrestati Avevano 700 dosi di 'fumo'

DA QUALCHE tempo i carabinieri avevano ricevuto dai cittadini diverse segnalazioni per una serie di movimenti sospetti attorno ad un parco del centro storico. Dopo una serie di controlli sono stati arrestati in flagranza di reato tre giovani, tutti nati e residenti a Città di Castello, rispettivamente di 25, 20 e 18 anni responsabili, in concorso, di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio. Due di loro erano già noti alle forze dell'ordine per reati simili.

DOPO LE segnalazioni dei cittadini i militari dell'Arma per diversi giorni, hanno svolto una serie di attività di monitoraggio nel cuore del centro storico, nei pressi di piazza Garibaldi per capire se, quell'andirivieni di persone e mezzi che avevano insospettito i cittadini, potesse avere attinenza con lo spaccio. Effettivamente così era: nel tardo pomeriggio di lunedì, nel corso dell'ennesimo servizio di appostamento, i carabinieri hanno notato tre giovani che scendevano in modo ‘circospetto' da un'autovettura di grossa cilindrata. L'azione è scattata subito, anche in base agli elementi che erano stati raccolti in precedenza durante le indagini e i tre giovani sono stato sottoposti ad un controllo. Durante la perquisizione (avvenuta anche nell'auto) i Cc hanno trovato complessivamente circa un etto di hashish, 30 grammi erano già stati suddivisi in diverse dosi, ciascuna di peso diverso. Inoltre, sempre nella disponibilità dei ragazzi, è stato trovato anche un bilancino di precisione e materiale vario, funzionale alla preparazione e al confezionamento delle dosi. I tre tifernati sono stati arrestati in flagranza di reato per «concorso in detenzione di stupefacenti». Successivamente sono stati condotti nelle loro abitazioni in regime di arresti domiciliari. Le analisi effettuate sulla sostanza stupefacente hanno evidenziato come da essa sarebbe stato possibile ricavare circa 700 dosi di fumo per lo spaccio. Mercoledì mattina il tribunale di Perugia ha convalidato gli arresti e, in attesa del processo, ha disposto nei confronti degli indagati la misura cautelare dell'obbligo di dimora in Umbria.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

 

Inserita il : 23-05-2016 da wineuropa

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