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Cronaca Morto Ermanno Conti. Il suo caso al centro di un lungo processo

Orafo precipito' da viale Franchetti. E' deceduto dopo sette anni di dolore

E' DECEDUTO nella notte fra martedì e ieri all'ospedale tifernate Ermanno Conti, l'orafo quarantacinquenne che rimase tetraplegico a causa di una rovinosa caduta dal muro dei parcheggi di viale Franchetti. L'incidente avvenne il 4 giugno del 2009 quando l'uomo volò giù da tre metri di altezza con conseguenze drammatiche. Le condizioni cliniche di Conti, da quel maledetto incidente avvenuto 7 anni fa, sono state sempre molto precarie. La sua vita rimase segnata per sempre in modo terribile.

QUALCHE giorno fa era stato nuovamente ricoverato all'ospedale di Città di Castello, inizialmente nel reparto di Medicina. Poi, in seguito a un ulteriore peggioramento, era stato trasferito in Rianimazione per problemi respiratori. Ma il quadro clinico si è complicato nuovamente, fino al decesso, avvenuto per un arresto cardiocircolatorio. L'uomo lascia la moglie Marcella e il figlio Davide. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Riosecco.

L'INCIDENTE era avvenuto nel 2009 quando l'orafo, appena chiuso il suo laboratorio in via Borgo Farinario, si stava recando ai parcheggi situati a pochi metri di distanza per riprendere la propria auto. All'improvviso l'uomo perse l'equilibrio inciampando in un cordolo di cemento e cadendo all'indietro. Non essendoci alcuna protezione, Conti volò nel vuoto per circa tre metri finendo rovinosamente a terra e procurandosi gravissime lesioni (trauma cranico, trauma della colonna con tetraplegia, contusione della colonna cervicale). Le cause che portarono l'orafo a perdere l'equilibrio sono state al centro di un lungo processo: negli stessi minuti in cui avvenne l'incidente, infatti, transitava in zona anche un passante con il cane che, pare, avrebbe spaventato l'uomo. Durante le udienze si sono costituite parti civili i familiari dell'uomo (rappresentati dagli avvocati Daniela Bacchetta e Marcello Volpi), il proprietario del cane (tutelato dagli avvocati Marcello Pecorari e Emilio Mattei) e un tecnico dipendente del Comune, difeso dall'avvocato Falcinelli.
In sede penale, i familiari ritirarono la querela, e lo scorso 21 gennaio si chiuse la vicenda. In sede civile, invece, c'era stato un accordo fra le parti. La zona è stata poi al centro di un intervento di messa in sicurezza.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

 

Inserita il : 26-05-2016 da wineuropa

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