UNA CORSA estrema per mettersi alla prova e spingersi oltre i limiti, unica in tutta la Regione. Si sono gettati nell'avventura correndo su strade e sentieri con tantissimi ostacoli, gli oltre 200 partecipanti alla seconda edizione del «Mudders' Strong Race» che si è svolta nei giorni scorsi lungo un percorso di nove chilometri, compreso tra la pista di atletica e le Terme di Fontecchio. Un grande successo di partecipanti per la seconda edizione di una gara che rimane ancora l'unica in Umbria e che viene realizzata tutta nel territorio tifernate: «permette di conoscerlo direttamente - spiegano gli organizzatori - di osservarne le caratteristiche e di viverlo in prima persona». La Mudders'Strong Race è stata disegnata tra le bellissime colline umbre, lungo un percorso sterrato e ben 25 ostacoli suddivisi tra barriere naturali ed artificiali. La partenza era fissata dagli impianti di atletica leggera di Città di Castello, con giro di boa in prossimità delle Terme di Fontecchio e ritorno tra fiume, campi e strade bianche. Imponente anche il numero di volontari che hanno dato una mano alla realizzazione dell'evento, a partire da atleti e staff della Palestra Clinique, Protezione Civile, Croce Rossa e tanti altri che hanno contribuito ad ampliare il quadro, già ricco, delle discipline che si possono praticare in Alto Tevere.
LA SECONDA Mudders' Strong Race si è svolta, in un fine settimana particolarmente intenso dal punto di vista sportivo, in concomitanza con il Tifernum Tiberinum di nuoto giovanile e la Tiferno Bike importante granfondo di mountain bike del Team Bikeland. «L'evento ha saputo guadagnarsi un suo pubblico ed una sua attenzione - commenta il sindaco Luciano Bacchetta - puntando sul contatto diretto con un territorio che ha molto da offrire anche sotto il profilo ambientale e paesaggistico».
LA MANIFESTAZIONE sportiva era associata al seminario della società di ricerca e alta formazione per le scienze motorie «Elav» e di «Active Lifestyle Foundation» «La Mudders' Strong Race - concludono gli organizzatori- ha promosso un'immagine della città strettamente legata ad alti standard di vivibilità nel pregio urbano e i corretti stili di vita, diventando un esempio di buone pratiche per tanti professionisti del benessere».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it