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Altre News Incendi boschivi, e' ancora allerta. Una task-force con tre postazioni

Sansepolcro: i volontari della Protezione civile gia' in azione

di CLAUDIO ROSELLI  
L'ESTATE è arrivata anche in Valtiberina con sole e punte di caldo sopra i 30 gradi, per cui la «task force» contro gli incendi di bosco è già in allerta. Il periodo cruciale dell'anno ha quindi preso il via e quindi fino a settembre lo «status» è quello dell'emergenza. Da venerdì prossimo, 1 luglio, fino a mercoledì 31 agosto sarà attivo anche il servizio di avvistamento nelle tre torrette a presidio del territorio. Un servizio scattato proprio 25 anni fa - era l'estate del 1991, per cui siamo alla 26esima stagione consecutiva - e reso necessario da un 1990 che vide bruciare una consistente superficie boscata e con una frequenza a volte quotidiana. La convenzione è stata rinnovata e a fungere da «vedette» della situazione saranno ancora i volontari del gruppo comunale di protezione civile «Sansepolcro-Alto Tevere»; le tre postazioni oramai consolidate si trovano nella zona di Poggio Rosso, al confine fra i territori comunali di Pieve Santo Stefano e Caprese Michelangelo; al Carmine di Anghiari, sulla dorsale che sovrasta il lago di Albiano e che permette la visione di due versanti e infine a Monterchi, anche se il punto esatto nel quale è stata ubicata rientra nel vicino Comune umbro di Citerna. Questo sistema ha prodotto indubbiamente importanti risultati, perché gli incendi sono in automatico calati fin quasi a scomparire; anzi, diverse estati sono trascorse con un significativo «zero» sulla voce in questione e i casi di vaste aree aggredite dal fuoco si contano sulle dita di una mano.
L'ASPETTO più importante rimane sempre e comunque la prevenzione: non vale certo per i piromani ma per chi è negligente nei comportamenti abitudinari. «E' accaduto in marzo e la storia si è ripetuta pochi giorni fa con il denso fumo che si levava fra Le Ville e Molin Nuovo - racconta Angiolo Vanni, presidente del gruppo comunale di protezione civile «Sansepolcro-Alto Tevere» - perché non si possono bruciare rifiuti e scarti senza tener conto di quello che può succedere. È andata bene che, nella parte sottostante, l'erba era ancora verde, ma il sole e il caldo di questi giorni faranno diventare inevitabilmente secca la vegetazione e allora le conseguenze potranno essere peggiori. L'appello è dunque chiaro: non scherzare mai con il fuoco e quindi non accenderlo mai all'aperto in estate.
PER BRUCIARE un bosco occorrono 5 minuti, per ripristinarlo bisogna attendere 25 anni! Ne' ci si deve fidare dei giorni di pioggia, perché a volte basta una folata di vento per compromettere la situazione». Le squadre di volontari della protezione civile su scala provinciale sono di supporto al lavoro di chi ha la competenza logistica negli interventi: Corpo Forestale dello Stato e operai dell'Unione dei Comuni nei boschi, vigili del fuoco nelle circostanze in cui le fiamme si trovano a ridosso o vicine alle abitazioni.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 25-06-2016 da wineuropa

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