NOTIZIE LOCALI

Altre di Cronaca E' l'uomo col quale si vedeva ma che spesso non le rispondeva

I ragazzi del bar dai carabinieri: Indagate sull'amico misterioso

di FABRIZIO PALADINO 
NON SI SONO tirati indietro per aiutare gli inquirenti a scoprire chi è stato a uccidere la loro amica. Così, una decina giovani - che frequentano un bar di Selci Lama dove Katia Dell'Omarino era solita andare soprattutto nei fine settimana - venerdì si sono recati spontaneamente alla Tenenza dei carabinieri di Sansepolcro per raccontare quello che sanno delle recenti serate trascorse insieme alla giovane biturgense. Una delle amiche più intime, Cristina M., ha ribadito agli inquirenti quanto già sottolineato su queste colonne nei giorni scorsi.
«Ai carabinieri - spiega la donna che con Katia parlava spesso anche delle questioni più riservate - ho detto che la nostra amica, da almeno tre-quattro settimane, aveva un rapporto molto particolare con un uomo. Spesso si sentivano al telefono - ha aggiunto - lei era molto presa, direi proprio innamorata. Insomma, ci teneva molto a questa persona. Negli ultimi giorni, però, dal suo telefonino cercava più volte e inutilmente di contattare quell'individuo, ma lui non le rispondeva».
Concetti, questi, esposti anche dagli altri amici che si sono recati in caserma e che i militari hanno ringraziato per la loro collaborazione e sensibilità.
«SECONDO ME - continua ancora Cristina M. - dalla visione dei tabulati, gli investigatori potrebbero avere dei buoni indizi per cercare di individuare l'assassino. Peraltro noi amici abbiamo capito che con quest'uomo lei si vedeva durante la notte, anche perchè fino a una certa ora era sempre qui con noi al bar. Insomma, probabilmente lui si negava, forse non voleva più vederla, e difatti non le rispondeva ultimamente. Vedevo Katia strana, molto risentita per questo; chissà, forse lunedì notte, quando si sono incontrati, c'è stata una discussione e poi i colpi mortali...».
Gli amici del bar, insomma, hanno fatto quadrato: prima di andare dai carabinieri si sono visti nel locale decidendo, appunto, di fare questo passo importante.
«Lo dovevamo a Katia - spiega Cristina - Spero che quanto prima il responsabile venga individuato e arrestato. Solo dopo riuscirò ad andare a portare un fiore li, dove l'hanno ritrovata...».
UN ALTRO giovane che frequenta il bar di Selci e che conosceva molto bene la quarantenne uccisa è Andrea C.. L'altro ieri, commentando su Facebook un post relativo alle indagini sull'omicidio della ragazza, ha detto: «Gente che non si sarebbe mai avvicinata a lei oggi commenta senza ritegno, gente che fino a ieri non gli fregava niente se la Katia stava bene o male si permette di moralizzare gli altri, gente che per la propria faccia ed interessi davanti a tante persone l'ha fatta piangere aumentando il senso di emarginazione che aleggiava nella mente della Katia che non chiedeva altro di essere considerata con rispetto e vivere purtroppo la propria breve esistenza in maniera semplice... Ora non rifacciamo gli stessi errori, non giudichiamo e soprattutto aiutiamo chi a differenza di noi si sente debole interiormente. Essere una ballerina, una show-girl, questo era uno dei sogni di Katia».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 18-07-2016 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'