CHE FINE ha fatto il plastico cimiteriale redatto a suo tempo (era la fine degli anni '90) dall'architetto Paolo Zermani e di proprietà del Comune, che lo aveva pagato 20 milioni di lire? È stato il consigliere di maggioranza Guido Guerrini di «Insieme Possiamo» a inaugurare la serie delle interrogazioni alla nuova amministrazione. Nel 1998 l'architetto Zermani aveva presentato il progetto di ampliamento del cimitero urbano con tanto di supporto plastico: apprezzato come contestato nel merito, ma comunque acquisito dal Comune biturgense. Da oltre 15 anni, il plastico non si trova più e c'è un motivo. «Tale oggetto - ha scritto Guerrini nel documento con una punta anche di ironia - porta visibilità alla nostra città, partecipando a mostre dedicate alla progettazione cimiteriale in giro per l'Italia, per l'Europa e per l'intero pianeta. A cadenza quinquennale, il sottoscritto interroga l'amministrazione comunale per avere un aggiornamento su dove si trovi questa opera e quante persone possano avere avuto il piacere di ammirarla. Sansepolcro da anni sogna un ritorno di questo suo ‘figlio' presso gli uffici comunali per consentire anche alla gente del luogo di potersi esprimere in modo consapevole circa le potenzialità di ingrandimento del proprio cimitero. Solo quando il plastico farà ritorno potremo pensare a una sua massima valorizzazione, oltre a cogliere l'occasione per permettere al consiglio di ipotizzare eventuali modifiche al progetto». Guerrini ha poi presentato una seconda interrogazione sulla mini-rotatoria di San Paolo, definita un «goffo tentativo preelettorale di risolvere i reali problemi di traffico del quartiere». A rispondere, di nuovo l'assessore Marzi, che ha confermato come la mini-rotatoria di San Paolo sia un prefabbricato provvisorio e come ci sia bisogno di prevedere una sistemazione definitiva dell'installazione.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it