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Newsletter WineuropaSviluppo & Economia Ridurre la dimensione del singolo bit alla dimensione atomica per unire l'enorme capacita' di archiviazione degli hard disk meccanici alla velocita' di accesso in lettura-scrittura dei moderni SSD. E' la sfida del TU DelftStorage di massa, rivoluzione atomicaRoma - Coniugare cospicue dimensioni nello spazio d'archiviazione a incrementi di velocità nella gestione dei dati (in lettura e scrittura) è da sempre la sfida quotidiana dei reparti Ricerca e Sviluppo delle aziende operanti nel settore delle memorie di massa. E in quest'ottica, il recente annuncio della TU Delft - Delft University of Tecnology, circa una nuova tecnologia di memorizzazione capace di ridurre di 500 volte lo spazio occupato da un singolo bit (rispetto alle attuali tecnologie), potrebbe rappresentare una svolta epocale. La tecnologia di archiviazione più affidabile e consolidata rimane il tradizionale hard disk meccanico, mentre i dischi a stato solido si stanno diffondendo a macchia d'olio grazie alle ottime prestazioni sul tempo d'accesso ai dati e il "costo a megabyte" via via più contenuto. La tecnologia sviluppata dai ricercatori olandesi della Delft University of Tecnology ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il mercato, poiché tenta di unire il meglio di entrambe le tecnologie utilizzando singoli atomi come celle di una griglia in cui codificare il singolo bit. Utilizzando il ridottissimo ago di un microscopio ad effetto tunnel (Scanning Tunneling Microscope) si possono posizionare o spostare i singoli atomi di cloro o lasciarli "cadere" in un apposito "buco" lasciato sulla superficie in modo da creare delle caselle vuote facilmente interpretabili come "0 binario" nella codifica del bit. Come spiega Sander Otte: "Si potrebbe paragonare ad un puzzle a scorrimento. Ogni bit è formato da due posizioni su una superficie di atomi di rame e da un atomo di cloro che possiamo far scorrere avanti e indietro tra queste due posizioni. Se l'atomo di cloro è nella posizione superiore, ci sarà un buco sottostante e tale configurazione la interpreteremo come 1. Se il buco è nella posizione superiore e l'atomo di cloro è quindi sul fondo, allora il bit è 0".
Rappresentazione di una memoria Allo stato attuale, memorie così realizzate sono utilizzabili sono in condizioni di "vuoto pulito", come potrebbe essere una camera bianca, e alla temperatura di ebollizione dell'azoto liquido a 77 °Kelvin (-196 °C) ma, avendo la possibilità di raggiungere densità di 500 Terabit per pollice quadrato (Tbpsi), potrebbe rappresentare il futuro dello storage di massa, sia dal punto di vista della capienza che da quello delle performance. Questa ricerca è stata resa possibile grazie al sostegno dell'Organizzazione olandese per la ricerca scientifica (NOW / UFM), mentre gli scienziati della Iberica Nanotechnology Laboratory International (INL) in Portogallo hanno eseguito i calcoli sul comportamento degli atomi di cloro. Luca Algieri tratto da punto-informatico.it
Inserita il : 21-07-2016 da wineuropa Invia il tuo commento |
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