di CLAUDIO ROSELLI
UNA NORMALE serata finita all'improvviso in una incredibile tragedia, quando la rituale sgambata era oramai terminata. È morto così il luogotenente Andrea Alunni, comandante della Brigata di Sansepolcro della Guardia di Finanza, ed è stato con ogni probabilità un infarto a stroncarlo all'età di soli 48 anni, lasciando nel dolore la moglie e i due giovanissimi figli, il più piccolo dei quali ancora minorenne. La sua vita è prematuramente finita sul ciglio della vecchia strada statale Tiberina 3 bis, vicino a casa e davanti all'edificio dove un tempo c'era il vecchio bar alimentari della Dogana; per questione di pochi metri, il punto esatto è in territorio umbro, nel Comune di San Giustino.
Uscito, come era sua abitudine, nel tardo pomeriggio di ieri con scarpette ed equipaggiamento classico da jogging, aveva appena terminato il suo allenamento, di quelli che in genere vanno dalla mezzora ai 40-45 minuti di corsa, senza forzare i ritmi ma per il solo piacere di fare movimento e di
sentirsi fisicamente bene.
INTORNO alle 20.15, stava in pratica avviandosi verso la doccia della sua abitazione, situata a due passi da dove però lo stava attendendo il peggio; a un certo punto, infatti, Alunni si è accasciato a terra, colto da malore e - in base a quanto riferito da chi risiede sul posto - inizialmente le vetture di passaggio avrebbero tirato dritto, magari non accorgendosi di lui anche se ci è stato riferito che era impossibile non averlo visto. Sta di fatto che un passante ha subito chiamato l'ambulanza del 118, giunta dalla Usl n. 1 del versante umbro (nonostante quella in servizio all'ospedale di Sansepolcro fosse geograficamente più vicina) e i sanitari a bordo hanno cominciato subito a praticare il massaggio cardiaco, isolando il tratto di strada con il mezzo di traverso e incaricando la polizia di regolare il traffico a senso unico alternato.
Purtroppo, ogni tentativo è risultato vano: Alunni non ce l'ha fatta e intorno alle 21 anche i soccorritori si sono dovuti arrendere. Originario di Todi, il luogotenente delle Fiamme Gialle viveva da diverso tempo in zona, prima a Sansepolcro e in ultimo alla Dogana e da qualche anno era comandante della Brigata biturgense; scrupoloso e professionale nel lavoro, si era integrato benissimo in questa realtà grazie anche alla particolare cortesia che lo contraddistingueva nei rapporti umani. Ecco perché fra coloro che hanno assistito alla scena e che sono rimasti sul posto regnava una costernazione mista a incredulità, dovuta anche alle circostanze contingenti: «Com'è stato possibile? Era uno che si allenava spesso!», ha ripetuto più di una persona che lo ha conosciuto e apprezzato.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it