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Cronaca Ca' Raffaello Ricerche nella Canonica e in altri luoghi ma senza esito

Anche cani specializzati da Milano per cercare le tracce di Guerrina

NESSUN RISULTATO al termine della prima giornata di ricerche relative ai resti di Guerrina Piscaglia, la donna di Ca' Raffaello della quale non si hanno più notizie dal 1° maggio 2014. L'operazione è durata fino alle 15 circa di ieri e vi hanno preso parte gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, i Carabinieri e la Polizia, assieme a due cani di razza «pastore tedesco», provenienti dal Nucleo Cinofili di Malpensa, a Milano e specializzati proprio nella ricerca di cadaveri e scheletri umani. Molto approfondita è stata l'ispezione all'interno della chiesa e della canonica di Ca' Raffaello, luoghi che la donna aveva visitato con una certa frequenza; è seguito poi un secondo sopralluogo a Piandimeleto, piccolo Comune sul versante marchigiano, e nella casa accanto al castello di Cicognaia, altra frazione di Badia Tedalda situata nell'isola amministrativa toscana all'interno del territorio che dal 2009 appartiene all'Emilia Romagna. Sul posto c'erano anche gli avvocati Nicodemo Gentile, Nicola Detti e Gianpaolo Leonardi. Il primo era presente in qualità di presidente toscano dell'Associazione Penelope, nata al preciso scopo di fornire un supporto volontario ai familiari delle persone scomparse. «Il nome di Guerrina non deve essere dimenticato - ha detto l'avvocato Gentile - e ci sono ancora dei luoghi sui quali sarebbe opportuno indagare, per cui mi auguro che possano essere ispezionati. La speranza è quella di dare una degna sepoltura a Guerrina». Nicola Detti, avvocato di Mirko Alessandrini, il marito di Guerrina, ha ricordato come Padre Gratien Alabi, il religioso accusato dell'omicidio della casalinga e dell'occultamento del cadavere, avesse sempre risposto di no in maniera categoria a tutte quelle donne che sarebbero state attratte da lui, come avrebbe respinto le prostitute. Semmai - ha rimarcato l'avvocato Detti - il frate avrebbe negato l'evidenza nelle intercettazioni». L'avvocato Leonardi, che invece è il legale della famiglia di origine di Guerrina, ha ripercorso la storia del fantomatico «zio Francesco» e poi ha ricordato come ad alcune domande Padre Graziano non abbia voluto rispondere e che come certe sue dichiarazioni non fossero coerenti con quanto emerso dalle intercettazioni.
Claudio Roselli
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 29-07-2016 da wineuropa

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