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Cronaca Nel pomeriggio i funerali della ragazza. Prevista gran folla

Katia, arriva il giorno dell'addio. Dna: sale l'attesa per i confronti

di CLAUDIO ROSELLI  
ERANO LE 13.30 di ieri quando il pm Julia Maggiore ha concesso il nulla osta per la riconsegna ai familiari della salma di Katia Dell'Omarino, la quarantenne di Sansepolcro uccisa nella notte fra l'11 e il 12 luglio e il cui cadavere è stato trovato al mattino vicino al greto del torrente Afra nella località chiamata «Ponte del Diavolo».
La dottoressa Maggiore ha evidentemente acquisito tutti gli elementi a sua disposizione per l'attività investigativa. E dopo un paio di ore, è stata definita anche la data dei funerali: si pensava che i tempi ristretti rendessero molto probabile un posticipo a lunedì e invece l'ultimo saluto a Katia verrà dato questo pomeriggio nella chiesa di San Paolo Apostolo, sede di una fra le parrocchie in assoluto più numerose della città, che copre l'intero versante sud fino al confine con l'Umbria.
La Santa Messa avrà inizio alle16.30 e sarà celebrata da Don Basilio Bakhes, il sacerdote di origine siriana che da tre anni è parroco a San Paolo e che in questi 18 lunghi giorni di dolore e attesa ha dato conforto in più di una circostanza alla madre della vittima, la signora Rita, al fratello Paolo e alla cognata Marcella. I quali hanno preferito scegliere la strada della riservatezza, ospitando l'anziana donna nella loro abitazione alla Dogana di San Giustino.
Su precisa volontà dei congiunti, la tumulazione al termine del rito funebre avverrà nel piccolo cimitero della frazione Trebbio, che dista circa 3 chilometri dalla chiesa e a 4 dall'appartamento di piazza Salvador Allende nel quale Katia viveva con la madre. La chiesa di San Paolo Apostolo non è di grandi dimensioni, per cui è molto probabile che si riveli insufficiente nel contenere la folla di persone che vorrà quantomeno dimostrare vicinanza ai parenti nell'ultimo triste atto di una vicenda ancora in piena evoluzione per ciò che riguarda le indagini, condotte a ritmo serrato da Procura e carabinieri.
IDEE PIÙ CHIARE sull'assassino? Fra le notizie circolate in ultimo, non dagli ambienti investigativi però, c'è stata anche quella relativa a una decina di persone con le quali Katia avrebbe avuto dei contatti telefonici lunedì 11 luglio, cioè in quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno intero di vita. Individui che, a quanto risulta, risiederebbero nei luoghi di confine dell'Alta Valle del Tevere; fra questi, quindi, vi sarebbe stato anche colui che avrebbe imbracciato l'arma del delitto, non ancora ritrovata così come il telefono cellulare della vittima?
Anche sul video e sulla presunta auto fuoristrada che verrebbe indicata come «sospetta», gli elementi oggettivi non sembrano probanti. Dalla Tenenza dei Carabinieri non arriva in proposito alcuna conferma: l'unico cerchio che si sarebbe stretto attorno al grande caso di cronaca dell'estate 2016 a Sansepolcro è quello relativo alla provenienza geografica dell'autore dell'efferato omicidio. In città e nel circondario è forte la «sete» di informazioni da parte della gente, che ora reclama giustizia per la povera Katia.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 30-07-2016 da wineuropa

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