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Attualità Arriveranno le prime risposte sulla comparazione del Dna. L'inchiesta

Katia, sulle tracce dell'assassino Settimana decisiva: vicina la svolta

di FABRIZIO PALADINO - POTREBBE davvero essere questa la settimana per la svolta - attesissima - relativa alle indagini dell'omicidio di Katia Dell'Omarino. Decisivi, come e' noto, saranno i riscontri delle prove scientifiche del Dna: fonti investigative, davano per probabile l'esito delle comparazioni per i primi giorni di agosto, quindi entro breve i carabinieri della Tenenza di Sansepolcro e quelli del Comando provinciale di Arezzo potrebbero avere gli elementi utili per la soluzione del caso. 

I militari in queste settimane hanno gia' interrogato oltre cento persone tra Sansepolcro, San Giustino Umbro e Selci Lama e comunque l'interesse degli inquirenti si sarebbe focalizzato su 2-3 soggetti che vengono "attenzionati" maggiormente rispetto agli altri. La quarantenne di Sansepolcro e' stata uccisa nella notte fra l'11 e il 12 luglio e il cadavere e' stato trovato al mattino vicino al greto del torrente Afra nella localita' chiamata "Ponte del Diavolo".

SABATO pomeriggio grande commozione ai funerali di Katia, con parenti e amici che, anche nell'occasione, hanno chiesto che la giovane deve avere giustizia quanto prima. 

Negli ultimi giorni, tra le numerose indiscrezioni relative alle indagini sulla vicenda, e' stata avanzata anche quella relativa a una decina di persone con le quali Katia avrebbe avuto dei contatti telefonici lunedi' 11 luglio, cioe' in quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno intero di vita. Elementi determinanti per la comparazione con gli esami di natura scientifica sono quelli emersi dalla verifica dei tabulati. 

GLI INVESTIGATORI li hanno studiati attentamente e da questo punto di vista avrebbero le idee molto chiare. 

Le ricerche di questi giorni hanno riguardato numerosi soggetti di un'eta' compresa tra i 20 e i 50 anni; fra questi ci sarebbe anche colui che ha barbaramente ucciso Katia per poi far sparire il suo telefonino. 

La gente, insomma, continua a reclamare giustizia per la povera Katia e ora non resta altro che attendere sviluppi positivi dagli esami scientifici per dare un nome e un volto all'assassino che ha sconvolto l'estate della Valtiberina.

Notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 01-08-2016 da wineuropa

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