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SULLA QUESTIONE moschea arriva anche ilcommento del consigliere regionale della Lega Nord, Valerio Mancini (nella foto). Anche lui attacca frontalmente il sindaco Marco Locchi con parole al vetriolo: «Un referendum poteva essere fatto ma, per la superbia di alcuni, non è stato proposto. Da qui il disappunto degli umbertidesi e il rinnego di un progetto che adesso comincia a stare stretto». Mancini, insomma, non le manda a dire: «Siamo contenti che i cittadini abbiano appreso dagli interventi della Lega Nord che istituire un referendum sulla questione del centro culturale islamico era possibile in quanto lo statuto comunale prevede forme di consultazione popolare. Ci spiace, altresi, che le amministrazioni Locchi e Giulietti pur essendone a conoscenza, non abbiamo ritenuto importante applicarlo e chiedere ai cittadini cosa ne pensassero della costruzione, nel proprio comune, di uno dei centri culturali più importanti di Italia e che di fatto per la sua architettura è assimilabile ad una moschea».
L'ATTACCO continua sul fronte politico: «È evidente il vuoto di democrazia in capo alle giunte Giulietti prima e Locchi poi e la volontà politica di nascondere fin quando è stato possibile, un progetto che oggi, vedendo la reazione della città, viene quasi rinnegato. È possibile che tra poco vedremo all'opera una delle più grandi virtù italiane, lo scarica barile, tra le due amministrazioni». Infine, Mancini insiste sul ruolo della commissione regionale: «Ben vengano gli approfondimenti in Commissione poiché la questione sicurezza e il tema della provenienza di fondi che finanziano opere così impattanti è stato più volte sollevato anche nel nostro documento protocollato sin dal gennaio scorso, le nostre non sono polemiche strumentali, Locchi se ne faccia una ragione».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it